Le opzioni delle impostazioni di configurazione consentono di visualizzare o modificare la configurazione di vari componenti dell'applicazione web e del client.
Il menu Impostazioni applicazione consente agli amministratori di aggiornare le impostazioni di configurazione richieste dai vari componenti dell'applicazione web di WebFOCUS. Le impostazioni dell'applicazione web sono memorizzate nel file drive:/ibi/WebFOCUS81/config/webconfig.xml. L'utente può anche visualizzare o modificare le impostazioni dell'applicazione mediante la console di gestione di
Inizialmente, WebFOCUS legge il file webconfig.xml per individuare i parametri ed i loro valori. Se un parametro non esiste nel file webconfig.xml, WebFOCUS otterrà il parametro ed i suoi valori all'interno del file web.xml dell'applicazione web distribuita di WebFOCUS.
Viene visualizzata la console di gestione.
Le impostazioni vengono visualizzate nella console.
Le normative di account forniscono a WebFOCUS un forte meccanismo di autenticazione. Le parole d'ordine all'interno del contenitore sono memorizzate in un formato salted hash SHA-512 e non possono essere derivate. Per impostazione predefinita, le parole d'ordine account di servizio sono memorizzate utilizzando la codifica AES-128.
Selezionare la categoria Normative di account per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica il numero di minuti prima del quale lo stato di un account passa da bloccato ad attivo. Il valore predefinito è 0 (spento).
Specifica il numero consentito di tentativi di accesso falliti prima che lo stato dell'account sia bloccato. Il valore predefinito è 0, che consente un numero illimitato di tentativi.
Specifica se lo stesso utente può avere più sessioni di accesso contemporaneamente. Il valore predefinito è True.
Specifica i requisiti della parola d'ordine. Il valore predefinito è False.
Se impostato su True, le parole d'ordine devono:
I requisiti di complessità sono applicati quando si creano o si modificano le parole d'ordine.
Specifica il numero di giorni durante il quale una parola d'ordine rimarrà attiva. Il numero predefinito è 0 ed impedisce la scadenza delle parole d'ordine. Quando la parola d'ordine è scaduta, l'utente deve eseguire l'azione specificata dall'impostazione IBI_Password_Expire_Action.
Specifica l'azione richiesta quando una parola d'ordine scade. Il valore predefinito è MUSTCHANGE che obbliga gli utenti dotati di parole d'ordine scadute a modificarle prima di effettuare l'accesso. Quando IBI_Password_Expire_Action è impostato su DISABLE-USER, lo stato degli utenti con parole d'ordine scadute è impostato su inattivo. Tali utenti non possono effettuare l'accesso fino a quando l'amministratore non reimposta la parola d'ordine.
Specifica il periodo di tempo prima della scadenza entro il quale sarà visualizzata un'avvertenza per l'utente. Il valore predefinito è 0, che non prevede avvertenze. Il valore dovrebbe essere inferiore o uguale all'impostazione IBI_Password_Expire.
Definisce la lunghezza minima richiesta per una parola d'ordine. Il valore predefinito è di 0 caratteri.
Specifica il numero di parole d'ordine recenti che non possono essere riutilizzate. Il valore predefinito è di 0 modifiche ed il valore massimo è di 25. Se IBI_Password_Reuse è impostata su 25, WebFOCUS rintraccerà le più 25 recenti modifiche di parole d'ordine.
Specifica il numero di minuti che devono passare dopo il numero di tentativi di accesso falliti specificato dall'impostazione IBI_Max_Bad_Attempts prima che il contatore di tentativi di accesso consentiti sia reimpostato su 0. L'intervallo disponibile è da 1 a 99.999 minuti. Il valore predefinito è 0 (spento).
Specifica se i nomi utente devono essere maiuscoli, minuscoli, o in una combinazione di maiuscole/minuscole. I valori consentiti sono LOWER, UPPER e MIXED. Il valore predefinito è LOWER.
Nota: La modifica dell'impostazione BI_User_Name_Case non influenza il case di account utente di WebFOCUS creati in precedenza. Non modificare questo valore se non si è ricevuta alcuna istruzione dai servizi di Supporto Clienti.
Selezionare la categoria Avanzate per modificare o visualizzare le seguenti impostazioni.
Specifica, in minuti, l'intervallo nel quale altri JVM sincronizzeranno le informazioni di protezione con il contenitore WebFOCUS quando più JVM stanno utilizzando lo stesso contenitore WebFOCUS. Per esempio, le informazioni di protezione non vengono aggiornate negli altri server di applicazione, in un cluster o nel Distribution Server di ReportCaster fino al termine di questo intervallo. Il valore predefinito è di 5 minuti.
Specifica il numero di utenti per cui mantenere l'elenco di appartenenze al gruppo. Il valore predefinito è di 50 utenti ed il valore massimo è di 1000 utenti.
Specifica la durata, in minuti, in cui WebFOCUS manterrà l'elenco di gruppi esterni per ciascun utente. Il valore predefinito è di 180 minuti ed il valore massimo è di 720 minuti.
Specifica il numero di minuti in cui WebFOCUS conserverà le informazioni di protezione utente dopo la disconnessione. Il valore predefinito è di 30 minuti.
Nota: Questa impostazione può risultare utile per applicazioni che eseguono applicazioni di servizi web per l'accesso, l'esecuzione di una attività secondaria e la disconnessione.
Specifica il numero massimo di normative di protezione conservate per una singola sessione. Il valore predefinito è di 50 normative ed il valore massimo è di 500 normative.
Specifica la durata di validità, in minuti, di una normativa di protezione memorizzata nella cache. Il valore predefinito è di 180 minuti ed il massimo è di 720 minuti.
Specifica quante procedure (.fex file) vengono memorizzate nella cache per migliorare il tempo di risposta. Il valore predefinito è di 100 procedure (.fex file).
Specifica se la proprietà Data/ora ultimo accesso è stata aggiornata nella finestra di dialogo delle proprietà quando sia accede ad una risorsa. L'impostazione predefinita è su ON ed indica che la proprietà è stata aggiornata.
Carica immagini del contenitore al Reporting Server per incorporarle nei prospetti e pagine HTML. Il valore predefinito è False.
Questa funzione non è ancora stata applicata.
Selezionare la categoria Contesti applicazione per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica la radice di contesto dell'applicazione web della guida in linea durante l'installazione. Il valore predefinito è /ibi_help. Tuttavia, se si desidera che le chiamate guida passino per la radice di contesto WebFOCUS, è possibile aggiornare questa impostazione per specificare la radice di contesto per il servlet guida sul computer corrente o su un computer alternativo. Questa operazione consente al computer di agire come proxy in un ambiente di destinazione. Questo servlet guida indirizza qualsiasi chiamata guida all'host specificato dall'impostazione IBI_Help_Proxy_Host. Il valore deve iniziare con il Contesto WebFOCUS, seguito dal contesto Guida. Per esempio, /ibi_apps/ibi_help (il valore predefinito per un proxy).
Specifica la radice di contesto dell'applicazione web Guida di WebFOCUS nell'ambiente di destinazione. Per impostazione predefinita, questa impostazione è vuota, ovvero il valore usato è ibi_help.
Specifica il server dove viene installata l'applicazione web della guida di WebFOCUS, incluso il numero di porta. Questa installazione non necessita di trovarsi sullo stesso server dell'applicazione web di WebFOCUS.
Specifica la radice di contesto per il contenuto di ReportCaster, in precedenza /rcaster per impostazione predefinita. Il valore predefinito corrente è /ibi_apps.
Specifica la radice di contesto per il servlet di WebFOCUS, in precedenza /ibi_apps per impostazione predefinita. Il valore predefinito corrente è /ibi_apps/WFServlet_ibfs.
Specifica la root di contesto per le applicazioni web di WebFOCUS. Il valore predefinito è /ibi_apps.
Selezionare la categoria Directory dell'applicazione per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica la posizione della directory di root dei nomi applicazione utilizzata dall'installazione di WebFOCUS. L'ubicazione predefinita è nella directory drive:/ibi/apps, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Specifica la posizione della directory delle impostazioni di configurazione sul server delle applicazioni utilizzato dall'installazione di WebFOCUS. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/config, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Specifica la posizione della directory in cui WebFOCUS posizionerà il Pacchetto esportazione gestione modifiche. La posizione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/cm/export, a meno che non sia stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Questa funzione non è ancora stata applicata.
Specifica la posizione della directory in cui WebFOCUS posizionerà il Pacchetto esportazione gestione modifiche. La posizione predefinita èdrive:/ibi/WebFOCUS81/cm/import, a meno che non sia stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare la posizione dei file tradotti necessari per accedere al Client in lingue diverse. L'ubicazione predefinita è drive:/WebFOCUS81/ibi_html/javaassist/intl, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare l'ubicazione della directory utilizzato dal WebFOCUS Client per tracce e file di controllo. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/logs, se è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Specifica se le tracce di debug sono memorizzate in singoli file o sono aggiunte a un unico file. Quando impostato su False, il valore predefinito, le tracce vengono memorizzate in file individuali nominati nel formato tracing_monitor_ID.log, dovemonitor_ID è il l'ID monitoraggio dell'azione eseguita. Quando impostato su True, le tracce vengono memorizzate in in file singolo, specificato nell'appender log4j.xml. Il valore predefinito è False.
Specifica il numero di giorni durante i quali WebFOCUS conserverà i file nella directory di registro prima di eliminarli. Il valore predefinito è 10 giorni.
Specifica la posizione dei contenuti del contenitore, precedentemente denominato custom_data_path o repository_root. Questa variabile è impostata sull'elemento principale della directory worp. La directory worp comprende gli utenti, i gruppi e le viste di Business Intelligence. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare l'ubicazione delle maschere della risorsa. La posizione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/config/resource_templates, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare l'ubicazione dei file temporanei durante l'esecuzione di una richiesta. Ad esempio, le richieste reindirizzate sono scritte in questa posizione. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/temp, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare l'ubicazione della directory utilizzata dal WebFOCUS Client per tracce. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/traces, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Specifica il numero di giorni durante i quali WebFOCUS conserverà i file nella directory delle tracce prima di eliminarli. Il valore predefinito è 10 giorni.
Consente di specificare l'ubicazione dei file di configurazione. L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/client/wfc, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare la directory utilizzata dal servlet pass-through. La posizione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/client/wfc/etc, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Consente di specificare l'ubicazione delle risorse web utilizzate per gli elementi, come le pagine di accesso personalizzate. La posizione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/config/web_resource, se non è stata specificata una directory diversa durante l'installazione.
Selezionare la categoria Modifica gestione per modificare o visualizzare le seguenti impostazioni.
Consente di determinare, tramite l'estensione file, quali file, dal WebFOCUS Reporting Server o dal web, verranno inclusi in esportazioni create dalla funzione modifica gestione. I valori inclusi, per impostazione predefinita, sono: acx, bmp, css, fex, gif, htm, html, ico, jpeg, jpg, mas, png, sty e svg.
Durante la modifica di gestione, vengono esportati file nel loro formato originale e come file xml nella stessa struttura della directory dei file originali. I file originali esportati vengono salvati in una cartella nominata root_content nell'ubicazione di esportazione specificata dall'impostazione IBI_Export_Directory. I file xml vengono salvati in una cartella nominata root nell'ubicazione di esportazione specificata nell'impostazione IBI_Export_Directory. Il valore predefinito è True.
Quando true, il pacchetto di esportazione contiene gli hrefs originali. Gli hrefs sono necessari quando si usa la gestione delle modifiche per spostare il contenuto migrato da WebFOCUS 7, o dalle pianificazioni ReportCaster, da un ambiente WebFOCUS 8 ad un altro ambiente WebFOCUS 8. Questa impostazione assicura che -INCLUDEs e drill down in codice, migrati da WebFOCUS 7 continuano a lavorare e da pianificazioni ReportCaster, che fanno riferimento a FOCEXEC per volantino, continuano a funzionare. Il valore predefinito è False.
Selezionare la categoria Codifica per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica il provider di codifica utilizzato. Le opzioni supportate sono:
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.defenc.WFDefaultEncryption. Questo è il valore predefinito.
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES128
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES128KeyFile
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES192
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES192KeyFile
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES256
ibi.webfoc.wfsecurity.encryption.wireaes.WFWireAES256KeyFile
Se il KeyFile è specificato, l'impostazione IBI_Encryption_Key_Location deve essere impostata sul keyfile. Altrimenti, WebFOCUS utilizzerà una chiave interna.
Consente di descrivere il percorso completo del file di testo semplice che contiene i dati chiave esterni quando si utilizza una chiave di codifica memorizzata in un file esterno. Per esempio, drive:/ibi/WebFOCUS81/config/key.dat.
Per ulteriori informazioni sulla creazione di una chiave di codifica, consultare Funzioni di codifica di WebFOCUS.
Consente di specificare il valore del token di protezione che permette una comunicazione sicura tra il WebFOCUS Client e un altro software di terze parti. Questo token è un valore stringa esadecimale (HEX) utilizzato per eseguire la codifica 128-bit.
Il token deve essere specificato sia in WebFOCUS che nell'altro software. Per esempio, per comunicazioni sicure con Visual Discovery Analyst Edition, il token deve essere inoltre specificato nel file di configurazione Visual Discovery AE. Per ulteriori informazioni sulla configurazione del token su Visual Discovery Server AE, consultare la Guida di implementazione di Visual Discovery Analyst Edition.
Selezionare la categoria Filtri per modificare o visualizzare le seguenti impostazioni.
Consente di specificare il nome del token di protezione cross-site request forgery (CSRF). Il valore predefinito è IBIWF_SES_AUTH_TOKEN.
Richiede a tutte le richieste POST di fornire un token di sicurezza cross-site request forgery (CSRF) da convalidare, tranne per le richieste legacy, se tale eccezione è consentita dall'impostazione IBI_CSRF_Allow_Legacy. Il valore predefinito è False.
Il valore predefinito è True, che permette l'esecuzione delle richieste legacy WFServlet senza la richiesta o l'utilizzo di un token di protezione cross-site request forgery (CSRF).
Se impostato su True, specifica che le funzioni dei servizi web RESTful, che creano, aggiornano o cancellano, possono essere eseguiti solamente con il metodo HTTP POST. Il valore predefinito è False.
Nota: Se l'impostazione IBI_CSRF_ENFORCE è impostata su True, anche i servizi web RESTful richiedono un token CSRF. Il nome token è specificato nell'impostazione IBI_CSRF_Token_Name.
Se abilitato, migliora la prestazione, comprimento file HTML, CSS e JavaScript in un archivio GZIP (.gz) per la consegna al browser. Il valore predefinito è True. L'archivio GZIP viene compilato e salvato nel WebFOCUS Client, piuttosto che essere compresso in modo dinamico su una richiesta del browser. Se questa impostazione è disattivata, WebFOCUS consegna un file non compresso al browser. Se IBI_GZIP.enabled è impostato su True, si consiglia di fornire una compressione ulteriore utilizzando l'impostazione IBI_GZIP.compressed.
Se attivato, riduce la dimensione file rimuovendo gli spazi bianchi ed i commenti dai file HTML, CSS e JavaScript, che possono essere compressi in un archivio GZIP (.gz) per la consegna al browser web. I file compressi hanno nomi nel formato del nome file originale accodato con _closure. Il valore predefinito è True. Questa impostazione viene modificata solamente se l'impostazione IBI_GZIP.enabled è impostata su True.
Abilita il Filtro Intestazione Risposta per contenuto statico, definito nel file web.xml, per le sezioni che contengono il seguente:
<filter-mapping>
<filter-name>ResponseHeaderFilter</filter-name>
<url-pattern>filepatterntype</url-pattern>
</filter-mapping>
dove:
Può essere definito come *.htm, *.html, bindowsBundle.jsp, *.css, *.gif, *.png, *.jpeg, *.jpg, *.txt, *.htc e CombineImageServlet.
IBI_HTTP_Response_Header dovrebbe sempre essere impostato su true, il quale aggiunge l'intestazione di risposta di controllo della cache e le scadenze dell'intestazione di risposta al contenuto statico specifico.
È possibile modificare l'intestazione di risposta di controllo della cache con l'impostazione IBI_HTTP_Response_Header.Cache-Control e le scadenze dell'intestazione di risposta con l'impostazione IBI_HTTP_Response_Header.expires.
Consente di specificare la risposta del controllo della cache predefinita per contenuti statici accessibile dall'applicazione web di WebFOCUS. Il valore predefinito è public, max-age=30. Consultare i servizi di supporto al cliente per assistenza prima di alterare questa impostazione.
Consente di specificare l'intestazione risposta della scadenza predefinita per contenuti statici serviti dall'applicazione web di WebFOCUS. Il valore predefinito è 30 giorni).
Consente di specificare se il filtro cross-site scripting di Microsoft Internet Explorer è attivo o disattivo. Il valore predefinito è False, che disattiva il filtro XSS del browser, ritornando una intestazione risposta HTTP di:
X-XSS-Protection: 0
L'impostazione IBI_XSS_Protection lavora in congiunzione con l'impostazione IBI_XSS_Mode_Block.
Se il filtro cross-site scripting di Microsoft Internet Explorer è attivato nell'impostazione IBI_XSS_Protection, questo specifica la risposta del browser ad un attacco cross-site scripting. I valori consentiti sono:
Se l'impostazione IBI_XSS_Mo de_Block è False, WebFOCUS restituisce la seguente:
X-XSS-Protection: 1
Internet Explorer cercherà di eseguire correzioni secondarie alla pagina web se viene rilevato un attacco cross-site scripting.
Se l'impostazione IBI_XSS_Mode_Block è True, WebFOCUS restituisce la seguente:
X-XSS-Protection: 1; mode=block
Internet Explorer non eseguirà il rendering della pagina web, se rileva un attacco cross-site scripting.
Se True, WebFOCUS convalida i parametri HTTP personalizzati rispetto ad un elenco di valori accettabili conosciuti. Il valore predefinito è False. I valori accettabili per parametri HTTP sono specificati dal file request-parameter-validation-table.xml nella directory di configurazione WebFOCUS specificata dall'impostazione IBI_Configuration_Directory. Consultare i servizi di supporto al cliente prima di modificare questa impostazione.
Se True, impedisce al proprio contenuto di essere incorporato in altri siti, come misura di protezione contro attacchi clickjacking. Il valore predefinito è False.
Per ulteriori informazioni su clickjacking, consultare il seguente sito web:
Selezionare la categoria Magnify per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica il nome del file in cui vengono definiti gli indici e le raccolte Lucene®. Il valore predefinito è collections.xml. Tuttavia, per impostazione predefinita, questo file non esiste. Invece, l'installazione di Magnify fornisce un file collections.xmltemplate nella directory drive:/ibi/WebFOCUS81/config/magnify, che definisce i valori predefiniti da analizzare. È possibile rinominare o modificare questo file in collections.xml per riflettere le impostazioni desiderate per il proprio ambiente Modify.
Specifica il percorso completo all'indirizzario dove sono ubicati i file di configurazione.
Se l'installazione deve effettuare delle modifiche all'indirizzario di configurazione, si deve spostare questo indirizzario fuori dall'indirizzario ibi. Questa azione è necessari al fine di assicurarsi che i futuri aggiornamenti di WebFOCUS non vengano sovrascritti sulle proprie informazioni di configurazione.
L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/config/magnify.
Specifica l'indirizzario in cui Magnify memorizza i record che non sono ancora stati caricati nell'indice. I file memorizzati in questo indirizzario sono file generati dal processo feed di iWay Service Manager. Dopo aver aggiunto tutto il contenuto all'indice Lucene, la versione memorizzata nella cache viene spostata o cancellata a seconda del valore di variabile magnify_generate_deltas di true o false. Durante una quiscenza, un indice viene caricato nell'indice dopo aver completato il backup dell'indice Lucene.
L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/magnify/feedcache.
Specifica il percorso completo dell'indirizzario in cui è ubicato l'indice Lucene predefinito. Attivo solo per il motore di ricerca Lucene.
L'ubicazione predefinita è drive:/ibi/WebFOCUS81/magnify/lucene_index.
È possibile trovare ulteriori indirizzari di ricerca in config/magnify/collections.xml.
Specifica il numero massimo di risultati di ricerca restituiti da una richiesta di ricerca. Tutti i risultati superiori di questo numero non sono visualizzabili dall'utente. L'ubicazione predefinita è di 300 risultati.
Specifica il driver di database del database di Magnify. Se si utilizza un database Derby, il valore predefinito è org.apache.derby.jdbc.ClientDriver. Per impostazione predefinita, questo è lo stesso valore dell'impostazione IBI_Repos_DB_Driver, nella sezione Contenitore, nel nodo Applicazione del menu di configurazione.
Specifica la parola d'ordine utilizzata per connettersi al database di Magnify. Il valore predefinito è webfocus. Per impostazione predefinita, questo è lo stesso valore dell'impostazione IBI_Repos_DB_Password, nella sezione Contenitore, nel nodo Impostazioni Applicazione nel menu di configurazione.
Specifica la connessione URL al database di Magnify. Per esempio, jdbc:derby://localhost:1527/MagnifyDB;create=true.
Specifica l'Id utente utilizzato per connettersi con il database di Magnify. Il valore predefinito è webfocus. Per impostazione predefinita, questo è lo stesso valore dell'impostazione IBI_Repos_DB_User, nella sezione Contenitore sotto il menu di configurazione.
Se viene specificato un nome cookie HTTP, Magnify consente di verificare l'impostazione del cookie. Se il cookie richiesto non esiste, Magnify visualizza la pagina web specificata dall'impostazione IBI_Magnify_Required_Cookie_Redirect. Se l'impostazione IBI_Magnify_Required_Cookie è vuota (valore predefinito), Magnify non verifica nessun cookie.
Specifica la pagina web che Magnify consente di visualizzare se il cookie HTTP specificato dall'impostazione IBI_Magnify_Required_Cookie non esiste nella sessione browser dell'utente.
Selezionare la categoria Altro per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Consente di specificare la visualizzazione del portale predefinito quando un utente effettua l'accesso, nel formato /bip/portal/xyz, dove xyz è il nome del portale.
Specifica il server email usato per inviare email dei collegamenti Preferiti Unità Mobile.
Se impostato su True, vengono attivate le operazioni personalizzate che consentono a programmi esterni di richiedere la normativa sulle risorse per cui queste operazioni personalizzate sono state impostate. Il valore predefinito è False.
Consente di attivare la visualizzazione di nodi recenti sull'albero delle risorse. Il valore predefinito è False.
Per gli ambienti migrati, abilitare la scheda Ruolo predefinito nel centro di sicurezza. Il valore predefinito è False.
Consente di indicare quale strumento di caricamento è in uso. Per impostazione predefinita, viene utilizzato il programma di utilità di caricamento del server. Il valore predefinito è True.
Questa funzione non è ancora disponibile.
Consente di impostare Internet Explorer in modalità standard (vista Compatibilità). Il valore predefinito è True. Se False, Internet Explorer viene posizionato in modalità quirks.
Nota: Questa impostazione influenza solamente Internet Explorer 9.
Per ulteriori informazioni sulla vista Compatibilità e modalità quirks, consultare il sito web Microsoft in:
http://msdn.microsoft.com/en-us/library/dd567845%28v=VS.85%29.aspx
Consente di specificare l'URL in uso per accedere i Preferiti Unità mobile. Se vuoto, WebFOCUS utilizza l'URL Preferiti unità mobile predefinito.
Specifica se WebFOCUS chiederà conferma quando un utente sposta una cartella con il trascinamento. Il valore predefinito è True.
Consente di controllare come Developer Studio visualizza l'albero dei progetti e l'albero delle applicazioni web nell'ambiente di sviluppo progetti.
Consente di attivare le etichette personalizzate per elementi globali, come le opzioni della barra dei menu. Consultare i servizi di supporto ai clienti prima di modificare questa impostazione.
Visualizza i messaggi di errore dettagliati nella risposta SOAP xml. Il valore predefinito è True. Se impostato su False, questa impostazione elimina i dettagli che gli amministratori potrebbero non voler comunicare all'utente finale.
Quando true, si visualizza il privilegio Crea Dashboard Visual Discovery AE URL (OpVisDis) nel centro di sicurezza, consentendo agli amministratori di concedere le funzioni di Visual Discovery AE agli utenti. Il valore predefinito è False, che disabilita il formato Visual Discovery AE in InfoAssist e nasconde l'opzione URL dal menu contestuale in Portali.
Nota: Il server dell'applicazione deve essere riavviato dopo la modifica di questa impostazione.
Selezionare la categoria PKI per visualizzare o modificare le impostazioni seguenti.
Consente di attivare il filtro PKI che estrarrà l'attributo specifico nell'impostazione IBI_PKI_Userid_Source per popolare REMOTE_USER. Managed Reporting e ReportCaster devono essere configurati separatamente per utilizzare la variabile REMOTE_USER per effettuare l'accesso. Il valore predefinito è False. Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione della pre-autenticazione con carte accesso comune, utilizzando lo Standard Infrastruttura Chiave Pubblica (PKI). .
Specifica l'attributo al certificato da usare per popolare l'ID utente specificato da REMOTE_USER. I valori possibili sono:
A causa del modo in cui UPN è codificato, è necessario avere una copia della libreria Bouncy Castle Java Cryptography all'interno del percorso classi. È possibile scaricarla dal sito web Bouncy Castle in http://www.bouncycastle.org/java.html.
Consente di specificare un elenco di indirizzi IP, separati da punti e virgola (;), che sarà in grado di passare il filtro PKI, anche con l'assenza di un certificato client valido nella richiesta. L'indirizzo IP del server di distribuzione di ReportCaster deve essere inserito in questo elenco perché il server di distribuzione di ReportCaster sia in grado di recuperare i contenuti di Managed Reporting. Un elenco di esempio potrebbe apparire come il seguente:
127.0.0.1;127.0.0.2
Se un indirizzo IP non è specificato qui e non è stato fornito un certificato client, il filtro PKI restituirà un errore 403 non consentito quando si tenta l'accesso.
Selezionare la categoria Richiesta parametri per modificare o visualizzare la seguente impostazione.
Abilita o disabilita la richiesta automatica per "e commerciale" per la creazione autonoma di prospetti. I valori possibili sono:
Nota: Managed Reporting utilizza un'impostazione di variabile diversa che è IBIMR_prompting.
Selezionare la categoria Dati rapidi per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Consente di specificare il tipo di accesso utilizzato da Dati RapidiWebFOCUS e . I valori consentiti sono WFRS (WebFOCUS Reporting Server) e MR (Managed Reporting). Il valore predefinito è WRFS e non richiede ulteriori configurazioni. .
Viene applicato quando l'autenticazione MR viene selezionato per l'impostazione IBI_Quick_Data_Security. I valori consentiti sono:
Selezionare la categoria Contenitore per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica l'unità di controllo dell'API del Java Database Connectivity (JDBC) utilizzata per accedere al contenitore.
Specifica l'URL utilizzata dall'unità di controllo JDBC per accedere al contenitore.
Specifica l'ID utente utilizzato dall'unità di controllo JDBC per accedere al contenitore.
Specifica la parola d'ordine utilizzata dall'unità di controllo JDBC per accedere al contenitore.
Selezionare la categoria Protezione per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Consente di specificare il tipo base dell'autenticazione che WebFOCUS utilizzerà per gli utenti senza pre-autenticazione. Se si configurano più metodi di autenticazione, o si utilizzano programmi di utilità riga di comando, è necessario impostarli al tipo di autenticazione utilizzato quando la pre-autenticazione non è in uso.
Nota: Sebbene questa impostazione non ha effetto sugli utenti pre-autenticati, se questi sono pre-autenticati in una zona di protezione, ma in un'altra zona sono autenticati tramite autenticazione basata sul modulo, l'impostazione influenzerà gli utenti nell'ultima zona di protezione.
I valori consentiti sono:
Se True, specifica che l'e-mail e la descrizione utente vengono aggiornati in modo dinamico in WebFOCUS all'accesso utente, quando le informazioni dell'autorizzazione esterna vengono aggiornate. Se False, gli aggiornamenti descrizione ed e-mail vengono eseguiti solamente all'accesso utente iniziale effettuato tramite la funzionalità AUTOADD. Il valore predefinito è False.
Consente di specificare come autorizzare gli utenti autenticati esternamente.
I valori possibili sono:
Specifica che l'autorizzazione viene ottenuta solamente tramite gruppi interni. Questo è il valore predefinito.
Specifica che alcuni gruppi WebFOCUS potrebbero essere associati e alcuni non associati. Gli utenti sono autorizzati se:
Questa è l'impostazione consigliata se IBI_Authentication_Type è impostato su WFRS.
Specifica che gli utenti vengono autorizzati solamente se membri di un gruppo esterno associato ad un gruppo WebFOCUS.
Prestare attenzione quando si seleziona questa opzione. Se non si ha una autorizzazione esterna associata al gruppo amministratori di WebFOCUS, è possibile essere bloccati fuori da WebFOCUS.
Specifica come autorizzare gli utenti pre-autenticati.
Specifica che l'autorizzazione viene ottenuta solamente tramite gruppi interni. Questo è il valore predefinito.
Specifica che alcuni gruppi WebFOCUS potrebbero essere associati e alcuni non associati. Gli utenti sono autorizzati se:
Questa è l'impostazione consigliata se IBI_Authentication_Type è impostato su WFRS.
Specifica che gli utenti vengono autorizzati solamente se membri di un gruppo esterno associato ad un gruppo WebFOCUS.
Prestare attenzione quando si seleziona questa opzione. Se non si ha una autorizzazione esterna associata al gruppo amministratori di WebFOCUS, è possibile essere bloccati fuori da WebFOCUS.
Specifica il tipo di gruppo esterno per associare i gruppi WebFOCUS. I valori consentiti sono:
Associa i gruppi rispetto alle informazioni gruppi richiamate dal fornitore di protezione di WebFOCUS Reporting Server, che potrebbero essere Active Directory, LDAP, o un sistema di gestione del database relazionale.
Questa impostazione è obsoleta.
Specifica il fornitore di autorizzazione per tutti gli utenti, indipendentemente dal proprio fornitore di autenticazione. Quando questa impostazione è vuota, gli utenti sono autorizzati dallo stesso fornitore di sicurezza che li ha autenticati.
Specifica un ID amministratore valido di WebFOCUS Reporting Server utilizzato come un account di servizio per richiamare tutti i gruppi WFRS, gli utenti all'interno di questi gruppi e i gruppi a cui un singolo utente appartiene.
Nota: Se si utilizza un account PTH per questo scopo, come consigliato, e se PTH è un fornitore secondario, è necessario qualificare l'account con il nome fornitore, nel formato PTH\srvadmin, dove srvadmin è il nome dell'account.
Specifica la parola d'ordine per l'ID amministratore di WebFOCUS Reporting Server identificato nell'impostazione IBI_WFRS_Service_User.
Specifica quali utenti pre-autenticati e autenticati esternamente verranno aggiunti in modo automatico a WebFOCUS, se i loro account esistono nell'origine esterna ma non già in WebFOCUS. Gli utenti aggiunti automaticamente possono effettuare l'accesso a WebFOCUS correttamente. Gli utenti che esistono nell'origine esterna, ma non in WebFOCUS, e che non sono aggiunti automaticamente, non sono autorizzati ad effettuare l'accesso a WebFOCUS.
Quando gli utenti pre-autenticati e autenticati esternamente con credenziali valide effettuano l'accesso, vengono aggiunti automaticamente a WebFOCUS. Gli utenti non devono essere autorizzati esternamente.
Quando gli utenti con credenziali valide e appartenenza in un gruppo WebFOCUS associato esternamente effettuano l'accesso, vengono aggiunti automaticamente a WebFOCUS.
Per esempio, se un utente non esiste in WebFOCUS, ma appartiene ad un gruppo LDAP associato ad un gruppo WebFOCUS, l'utente può effettuare l'accesso a WebFOCUS.
Consente a qualsiasi utente nei gruppi identificati dall'attributo del nome comune (cn) di eseguire l'accesso. I gruppi autorizzati sono immessi come un elenco di nomi gruppi separati da punti e virgole (;). Se gli utenti non sono già presenti nel contenitore WebFOCUS, verranno aggiunti automaticamente.
Per esempio, si specificherebbe il valore SupportManagers;PriorityEscalations per autenticare gli utenti appartenenti a gruppi con i rispettivi valori cn di SupportManagers e PriorityEscalations.
Per supportare l'autenticazione per cn per un fornitore protezione LDAP, è necessario specificare i valori per ldap_group_class, ldap_group_attribute e ldap_member_attribute sul Reporting Server. Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione un fornitore di sicurezza LDAP o Active Directory sul WebFOCUS Reporting Server.
Specifica il nodo o nodo cluster di WebFOCUS Reporting Server utilizzato per l'autenticazione quando l'impostazione IBI_Authentication_Type è WFRS. Il valore predefinito è EDASERVE.
Il valore predefinito è True, il quale consente agli utenti di modificare la propria parole d'ordine. Si potrebbe voler disabilitare questa abilità in alcune circostanze. Per esempio, il proprio sistema potrebbe autenticare gli utenti rispetto ad un sistema esterno che non consentirà di modificare le proprie parole d'ordine tramite WebFOCUS.
Specifica a livello globale l'URL a cui sono indirizzati gli utenti disconnessi, a meno che non venga specificato un URL di disconnessione diverso per una zona di sicurezza, usando il file delle impostazioni di zona di sicurezza appropriato, sovrascrivendo le impostazioni predefinite. Per impostazione predefinita, il valore IBI_Signout_Redirect_URL è una sbarra (/), che fa tornare l'utente alla pagina di benvenuto di WebFOCUS.
Per ulteriori informazioni, consultare Come specificare l'URL di disconnessione per zona.
Nota: In un ambiente di accesso singolo (SSO), la disconnessione da WebFOCUS non disconnette necessariamente l'utente, poiché le credenziali di autenticazione rimangono con il fornitore di autenticazione di terzi. In questo caso, si potrebbe voler specificare l'URL reindirizzamento disconnessione a un URL che termina la sessione prodotto SSO, se esistente. Per esempio, l'URL disconnessione per WebSEAL potrebbe essere
http://webseal.domain.com/pkmslogout
http://siteminder.domain.com/logout.html
Consente la visualizzazione di una pagina di accesso personalizzato per gli utenti. Il valore predefinito è False.
Per ulteriori informazioni sulla creazione e personalizzazione di una pagina di accesso, consultare il manuale Portale di Business Intelligence.
Specifica l'ID utente che WebFOCUS Client utilizza per richieste prive di autenticazione. Per impostazione predefinita, il valore è pubblico.
Per impostazione predefinita, WebFOCUS Client supporta accessi non autenticati e anonimi alle risorse nella cartella WFC/Repository/Public, come anche alle procedure sul WebFOCUS Reporting Server. Le credenziali del Reporting Server utilizzate da l'impostazione IBI_Anonymous_User sono specificate da IBI_WFRS_Anonymous_User e IBI_WFRS_Anonymous_Pass.
Specifica l'ID utente che WebFOCUS Client utilizza per connettersi al WebFOCUS Reporting Server per richieste anonime e prive di autenticazione. Per ulteriori informazioni sulla configurazione del Reporting Server, consultare Impostazioni del Reporting Server.
Contiene la parola d'ordine utilizzata dagli utenti anonimi per connessioni al WebFOCUS Reporting Server. Viene applicato a tutti i tipi di autenticazione.
Consente dia attivare una pagina per verificare le richieste HTTP e i servizi web di WebFOCUS RESTful. Il valore predefinito è True. Si potrebbe voler disattivare questa pagina in un ambiente di produzione.
Gli URL per la pagina di testo richiesta HTTP sono:
http://host:port/context_root/WFServlet?IBFS1_action=TEST
e
http://host:port/context_root/WFServlet?IBFS1_action=TEST1
Se impostato, specifica l'ID utente utilizzato per ottenere autorizzazioni per utenti anonimi da un fornitore di protezione esterno.
Per ulteriori informazioni sul mapping dei gruppi esterni, consultare Mapping Gruppi.
Quando si imposta su True e si utilizza un metodo esterno o pre-autenticato, gli utenti chiamati anonimi vengono autorizzati. Se l'utente non è nel contenitore e non supera l'impostazione IBI_Allow_Login_External_Groups, l'accesso verrà completato e l'utente otterrà la stessa autorizzazione di un utente pubblico all'interno di WebFOCUS. L'utente non verrà aggiunto al database e non può essere aggiunto a nessun gruppo o essere condiviso con. Questi utenti vengono considerati utenti pubblici all'interno di WebFOCUS, sebbene i loro ID verranno tracciati nel monitoraggio sessione. L'autorizzazione sul Reporting Server è basata sull'ID utente esplicito. Il valore predefinito è False.
Se l'utente è registrato in WebFOCUS, ma non è più in grado di superare l'impostazione IBI_Allow_Login_External_Groups, l'utente verrà comunque considerato come un utente chiamato anonimo.
Specifica l'ID utente dell'amministratore o utente superiore di WebFOCUS. Quando IBI_Admin_Name e IBI_Admin_Pass sono impostate, questo utente ottiene TUTTI le autorizzazioni, indipendentemente dalle altre normative impostate all'interno del sistema. Tipicamente, questo ID utente si utilizza in circostanze limitate e si rimuove quando non è più necessario.
Specifica la parola d'ordine dell'amministratore o utente superiore di WebFOCUS.
Definisce la profondità delle ricerche di WebFOCUS nel sottosistema IBFS:/WFC/Repository per i privilegi di sessione durante l'accesso utente. Se si desidera far controllare a WebFOCUS i privilegi di sessione solamente sulla cartella di dominio, per esempio, IBFS:/WFC/Repository/Sales, utilizzare la profondità di ricerca predefinita, 1. Per cercare i privilegi di sessione su sottocartelle direttamente sotto alla cartella di dominio, utilizzare una profondità di ricerca 2.
Nota: La profondità di ricerca potrebbe essere impostata ad ogni livello, ma l'aumento della profondità potrebbe portare a problemi di prestazione. È consigliabile impostare il valore della profondità di ricerca il più basso possibile.
Per ulteriori informazioni sui privilegi di sessione, consultare Privilegi di Sessione.
Determina quando gli utenti ricevono messaggi di errore semplificati. È possibile eliminare i dettagli di errore per evitare di rivelare informazioni tecniche o sensibili agli utenti finali. Il messaggio completo appare in event.log per la risoluzione dei problemi dell'amministratore. I messaggi di errore in event.log sono precedute da un identificatore nel modulo IBFS-YYMMDD_hhmmss-n, dove n è il numero di sequenza per più messaggi generati durante lo stesso secondo.
Il messaggio di errore semplificato visualizzato all'utente contiene l'indentificatore voce event.log.
Ciascuna opzione specifica il livello più elevato per cui gli utenti finali riceveranno messaggi dettagliati. Le opzioni sono:
Selezionare la categoria Tagetik per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
È il server delle applicazioni in cui l'applicazione di gestione delle prestazioni Tagetik è installata. Ad esempio
http://servername:port/tagetikcpm
dove:
È il nome DNS nel quale Tagetik è installato.
È il numero di porta del server delle applicazioni su cui l'applicazione Tagetik è installata.
È la root di contesto dell'applicazione Tagetik.
È la parola d'ordine condivisa da WebFOCUS e dall'applicazione Tagetik. Se la parola d'ordine viene modificata quando si installa Tagetik 3.0, deve essere modificata anche in WebFOCUS.
Specifica l'azione da prendere se la verifica della convalida di un parametro URI fallisce. La verifica di convalida viene eseguita come precauzione rispetto agli attacchi di script intersito e di inserimento SQL. I valori consentiti sono:
XMLENFORCE. WebFOCUS blocca la richiesta, registra l'errore nel file drive:\ibi\WebFOCUS81\logs\websecurity.log e restituisce una risposta xml descrittiva con un codice stato HTTP di 200 (successo). Si consiglia questo valore per ulteriore protezione.
ENFORCE. WebFOCUS blocca la richiesta, registra l'errore nel file drive:\ibi\WebFOCUS81\logs\websecurity.log ed esegue l'azione specificata da IBI_Validate.Error_Response.
LOG. WebFOCUS consente la richiesta ma registra l'errore di convalida nel file drive:\ibi\WebFOCUS81\logs\websecurity.log. Questo è il valore predefinito.
Specifica il codice di risposta http da restituire al browser quando la convalida del parametro URI ha riportato un errore e IBI_Validate.Action è impostato su ENFORCE. I valori consentiti sono qualsiasi codice di stato HTTP valido (come 400 o 403), un URI o un URL completamente qualificato. Se si immette un codice di stato HTTP, WebFOCUS restituisce una intestazione di risposta con il codice di stato. Se si immette un URL o un URI, WebFOCUS restituisce 200 (successo) e reindirizza il browser ad un indirizzo specifico. Il valore predefinito è 400.
Solo per scopi di diagnostica. Se True, restituisce una intestazione di risposta http al browser, specificando gli URL che hanno riportato degli errori di convalida e la ragione dell'errore. Il valore predefinito è False.
Come: Riferimento: |
Le impostazioni di configurazione del client sono raggruppate in categorie nel menu Configurazione nella console di gestione di Il termine Valore Iniziale, posto accanto a un'impostazione, significa che il valore visualizzato inizialmente è il valore predefinito di installazione e che può essere sovrascritto impostando esplicitamente la variabile nella richiesta URL.
Le impostazioni Client consentono agli amministratori di aggiornare le impostazioni di configurazione richieste da WebFOCUS Client. L'utente può anche visualizzare o modificare le impostazioni dell'applicazione mediante la console di gestione di WebFOCUS. Le impostazioni Client sono memorizzate nella seguente posizione:
drive:/ibi/WebFOCUS81/config/cgivars.wfs
Il termine Valore Iniziale posto accanto a un'impostazione significa che il valore visualizzato inizialmente è il valore predefinito di installazione e che può essere sovrascritto impostando esplicitamente la variabile nella richiesta URL.
Inizialmente, WebFOCUS legge il file cgivars.wfs per localizzare i parametri ed i relativi valori. Se un parametro non esiste nel file webconfig.xml, WebFOCUS otterrà il parametro ed il suo relativo valore all'interno del file cgivars.wfs del WebFOCUS Client distribuito.
Facendo clic su una qualsiasi categoria, consente di visualizzare e modificare le variabili utilizzate per configurare quella categoria.
Nota:
Selezionare la categoria Generale per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica la posizione della directory temporanea. Questa impostazione fa riferimento al valore di IBI_Temporary_Directory nelle directory dell'applicazione, sotto Impostazioni applicazione, dove è possibile modificare l'impostazione.
Specifica la posizione della directory di backup. Per impostazione predefinita, questa impostazione punta alla sotto-directory backup, sotto la directory specificata dall'impostazione IBI_Document_Root. La sotto-directory conf, sotto backup, contiene una copia del file cgivars.wfs con tutti i valori predefiniti. Qui è dove la console richiama i valori predefiniti per il file cgivars.wfs, quando viene selezionata l'opzione Ripristina valori predefiniti.
L'amministratore può modificare la directory di backup su un'altra posizione. Tuttavia, la directory conf deve essere creata in una nuova posizione.
Specifica la posizione della directory root per i file dei linguaggi HTML e Java. Per impostazione predefinita, questa impostazione punta alla sotto-directory bi_html, sotto la directory specificata nell'impostazione IBI_Document_Root.
Specifica la posizione della directory contenente file di configurazione, includendo install.cfg, mrrealm.cfg, mradmin-config.xml e approotConfig.xml. Questa impostazione fa riferimento al valore IBI_Configuration_Directory nelle directory dell'applicazione, sotto Impostazioni applicazione, dove è possibile modificare l'impostazione.
Il momento in cui i prospetti generati dal WebFOCUS Reporting Server devono essere eseguiti nuovamente. Il momento di scadenza è impostato in secondi e l'impostazione predefinita è 300 secondi.
È possibile visualizzare sul browser un prospetto precedentemente eseguito senza eseguire nuovamente la sua richiesta. Se la richiesta di un prospetto in esecuzione è uguale a quella eseguita precedentemente (entro 300 secondi), il browser visualizza il prospetto eseguito memorizzato nella cache quando si utilizzano i pulsati Indietro, Ricarica o Aggiorna del browser.
È possibile impostare EXPIRE_REPORTS nei seguenti modi:
Un campo di intestazione HTTP Header utilizzato per specificare in che modo un browser dovrebbe gestire la memorizzazione nella cache dei dati di una richiesta. I valori possibili sono:
La seguente sintassi consente di includere il codice da eseguire sul Reporting Server dal WebFOCUS Client.
_site_profile=command
dove:
È qualsiasi sintassi valida di Reporting Server. Il profilo del sito non viene elaborato durante l'accesso al Reporting Server, o quando la procedura pianificata in ReportCaster è in esecuzione. È in elaborazione solamente quando le procedure sono in esecuzione sul Reporting Server.
È inoltre possibile aggiungere il profilo del sito direttamente nel file drive:\ibi\WebFOCUS81\client\wfc\etc\site.wfs.
La seguente sintassi consente di includere il codice da eseguire dal WebFOCUS Client e dal Distribution Server di ReportCaster. Questo si differenzia da _site_profile, il quale viene eseguito solamente da una richiesta di WebFOCUS Client.
_universal_profile=command
dove:
È qualsiasi sintassi valida di Reporting Server.
Un _universal_profile non dovrebbe includere nessuna logica o costruzioni da eseguire solamente sul WebFOCUS Client. Per esempio, le variabili di intestazione HTTP non dovrebbero essere incluse, perché sono disponibili al Client, ma non al Distribution Server di ReportCaster.
È inoltre possibile aggiungere il profilo universale direttamente nel file drive:\ibi\WebFOCUS81\client\wfc\etc\site.wfs.
Nota: Il ReportCaster Distribution Server deve essere riavviato dopo aver creato o modificato un profilo universale.
Elimina i file dalla directory temporanea. I file sono eliminati se sono più vecchi del numero di secondi specificato. Il valore predefinito è 900 secondi.
Questa impostazione è applicabile solamente su UNIX. Per poter visualizzare i caratteri NLS su un prospetto con la grafica lato-server, è necessario impostare questo parametro alla codifica locale UNIX appropriata (per esempio, en_US).
Alias utilizzato per individuare le risorse WebFOCUS sul server web, ora impostato nelle directory dell'applicazione da IBI_Static_Content_Context, sotto le impostazioni dell'applicazione.
Alias dell'applicazione web di WebFOCUS. Ora impostato da IBI_Webapp_Context_Default nei contesti applicazione, sotto le impostazioni dell'applicazione.
Generata dinamicamente, questa impostazione visualizza il protocollo, l'host e la porta utilizzata dall'applicazione web di WebFOCUS. Il valore predefinito è &URL_PROTOCOL://&SERVER_NAME:&SERVER_PORT.
Generato dinamicamente, questa impostazione visualizza il Root di contesto predefinito completo per l'applicazione web di WebFOCUS specificata nell'impostazione IBI_WEBAPP_URL. Il valore predefinito è &IBI_WEBAPP_URL&IBIF_webapp.
Punta alla pagina HTML che viene visualizzata dopo aver effettuato un accesso corretto. Il valore predefinito è &FOCHTMLURL/default.htm.
Attiva la funzione && persistente. Per impostazione predefinita, è impostato su Sì. Per disattivarlo, impostare su No. La funzione && persistente consente di continuare le variabili && per tutta la durata della sessione del browser.
Richiesta automatica delle credenziali del server. I valori possibili sono:
Con la funzione di Selezione Lingua Dinamica, la lingua predefinita dell'interfaccia utente di una sessione si basa sulla lingua del browser, oppure impostando il parametro IBIWF_language=nn nell'URL (dove nn è l'abbreviazione ISO per la lingua).
Il Client utilizza questa impostazione predefinita per controllare la lingua di visualizzazione quando la lingua del browser dell'utente non è una delle opzioni disponibili, nell'elenco Seleziona lingua dall'elenco a discesa Seleziona lingua, durante l'accesso, oppure se non è stato impostato alcun parametro nella richiesta URL.
Per i valori possibili delle abbreviazioni ISO delle lingue, vedere il manuale NLS WebFOCUS per il calcolo internazionale.
Generato dinamicamente, questa impostazione visualizza il root di contesto e servlet predefinito completo per l'applicazione web di WebFOCUS. Il valore predefinito è &IBIF_webapp/WFServlet.
Sostituisce il percorso client WFServlet per ogni richiesta reindirizzata. Il valore predefinito è &SCRIPT_NAME.
Definisce la dimensione del buffer utilizzato per accumulare il contenuto del prospetto prima di spostarlo nella cache dei prospetti (una directory temporanea) o di visualizzarlo nel browser quando si utilizza l'implementazione Servlet del Client. I valori possibili sono:
vuoto, mancante, o meno di 1024. Indica che il WFServlet utilizzerà la dimensione corrente predefinita di 16384 byte.
nn. Si tratta della dimensione in byte del buffer che manterrà l'emissione prospetto quando nn è più grande di o uguale a 1024.
Definisce la dimensione massima, in byte, consentita per le risposte InfoAssist nella finestra originale. Le risposte più grandi di questa dimensione verranno avviate in una nuova finestra. Questo potrebbe impedire alcuni errori di Internet Explorer. Se vuoto, viene applicato il limite minimo. Il valore predefinito è 400000 byte.
Imposta globalmente il reindirizzamento su acceso o spento. I valori possibili sono:
Controlla quante linee del messaggio del Reporting Server saranno accumulate prima che WFServlet smetta di elaborare la richiesta e visualizzi il messaggio di errore 32100:
Reporting Server messages exceeded IBIF_max_messages, report retrieval aborted.
I messaggi includono comandi -TYPE, variabili &ECHO=ALL ed errori o messaggi d'avvertenza da un adattatore dati. L'impostazione protegge dall'eventualità in cui il Java VM che esegue WFServlet esaurisca la memoria. Il valore predefinito è di 20000 linee. L'impostazione IBIF_max_messages può essere trasmessa con la richiesta; in questo caso sovrascrive il valore impostato nella console. Quando si abilita la modalità debug in Developer Studio, , con ogni richiesta viene passato un valore di 50000. Un valore di 0 indica che non vi sono limiti.
Specifica il server delle applicazioni da utilizzare per comprimere i componenti del file che compongono un file EXCEL 2007 (.xlsx) nel modo seguente:
&URL_PROTOCOL://servername/alias/IBIEXCELSERVURL
dove:
È HTTP.
Si tratta del nome del server delle applicazioni dove è installato il Client.
È la root di contesto dell'applicazione Il valore predefinito è ibi_apps.
Non è possibile utilizzare l'impostazione IBIF_excelservurl quando la protezione del server web è attivata. Questo include l'autenticazione di base, IWA, SSL e prodotti di protezione di terze parti (come SiteMinder, Clear Trust, Oblix e WebSEAL). In questi casi, le impostazioni di protezione del server web possono impedire WebFOCUS di creare il file Excel 2007. È possibile utilizzare l'impostazione IBIF_excelservurl con l'autenticazione di base quando vengono fornite credenziali come segue:
http://userid:password@host:port/alias/IBIEXCELSERVURL
Tuttavia, questo non è consigliabile, poiché la parola d'ordine viene visualizzata come testo semplice nella console di gestione e nelle registrazioni del server web.
Nota: per ulteriori informazioni su IBIF_excelservurl, vedere il manuale Creazione di prospetti con la lingua di WebFOCUS.
Consente l'utilizzo di file JavaScript esterni, invece di incorporare JavaScript all'interno del file di emissione HTML, al fine di migliorarne la prestazione durante l'esecuzione. Se impostato su NO, consente l'utilizzo di un documento o prospetto attivo (formato AHTML) in modalità disconnessa che supporta il browser Salva con come. Il valore predefinito è NO.
Nota: Per ulteriori informazioni sull'utilizzo di file JavaScript esterni nell'emissione HTML, consultare la Guida per l'utente di Active Technologies.
Consente la visualizzazione dei messaggi di avviso del Resource Governor per i server selezionati. Quando è abilitato, il rendirizzamento è attivato per tutti i formati di prospetti quando il Reporting Server restituisce qualsiasi messaggio di avviso del Resource Governor da visualizzare all'utente. È possibile accedere alle impostazioni di reindirizzamento selezionando Impostazioni di reindirizzamento nel menu Configurazione della console di gestione di . Per impostazione predefinita, l'impostazione è disabilitata.
Consente di controllare come Developer Studio visualizza l'albero dei progetti e l'albero delle applicazioni web nell'ambiente di sviluppo progetti.
Consente di conservare il comportamento della legacy, dove l'albero dei progetti e l'albero delle applicazioni web visualizzano l'insieme delle applicazioni trovato dal WFServlet nella directory di root delle applicazioni di livello web. Il valore predefinito è No.
Consente di visualizzare gli alberi con l'insieme delle applicazioni trovato dal Reporting Server di sviluppo progetti, tranne per le applicazioni APP MAPP che sono filtrate. Se si opera in un ambiente di sviluppo condiviso, ma si desidera limitare la visualizzazione degli sviluppatori solamente ai loro progetti e applicazioni, impostare IBI_Proj_List_From_WFRS su Sì. Dopodiché effettuare una delle seguenti azioni sul WebFOCUS Reporting Server utilizzato per lo sviluppo di progetti, per controllare l'accesso alle applicazioni WFRS:
Specifica il nome completamente qualificato di un server SMTP da poter utilizzare per inviare messaggi e-mail. È utilizzato per inviare i collegamenti alle pagine dei Preferiti dell'unità mobile della dashboard agli utenti dei preferiti dell'unità mobile. È inoltre utilizzato da Magnify per inviare notifiche ed e-mail di risposta.
Utilizzato dalla funzione Controllo Origine di WebFOCUS Developer Studio per individuare l'ambiente di sviluppo. È richiesto da determinati sistemi di controllo versione come ClearCase, CVS e Subversion. Questa variabile è trasparente per gli sviluppatori.
È necessario fornire un valore per questa stringa se l'ambiente viene usato per i file di controllo origine. Questo è un esempio di uso del nome host del computer:
SCC_NAME=dev-server-1
Il valore deve essere univoco per ogni ambiente che accede allo stesso contenitore di controllo del codice di origine e il nome non deve contenere spazi né uno qualsiasi dei caratteri speciali seguenti:
. / \ " ` ? : * < > |
Nota: Evitare di modificare il valore dopo che i file sono stati aggiunti al contenitore di controllo di origine. Se è necessario modificare il valore, aggiungere nuovamente tutti i file al contenitore oppure modificare il contenitore in modo che sia coerente con il nuovo valore.
Per ulteriori informazioni, consultare Gestione di un progetto con il controllo origine nel manuale Creazione delle applicazioni di creazione di prospetti con Developer Studio.
Determina il numero della versione dell'API di Google Maps™. Può essere un valore intero o decimale. Un valore intero rappresenta una versione stabile. Al momento, solamente Google Maps API v3 è supportato.
Google API v3 non richiede alcuna chiave API. Quindi, questo campo deve rimanere vuoto.
Determina il numero della versione dell'API di Bing Maps™. Può essere un valore intero o decimale. Un valore intero rappresenta una versione stabile. Attualmente, è supportata solamente API Versione 7.
Consente l'accesso all'API di Bing Maps. La chiave è una stringa di almeno 80 caratteri copiata dal sito di Bing e incollata in questo campo. La chiave consente a Bing Maps di essere incorporato nelle pagine HTML personalizzate. Per ottenere una chiave API di Bing Maps, andare su:
Selezionare la categoria Grafico per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Questa impostazione attiva la grafica lato server. Il valore predefinito è YES.
Consente di controllare il motore grafico da utilizzare per la grafica lato server. Attualmente, l'unico valore valido è GRAPH53.
Configura i file di immagine grafiche sul server. Questa è l'opzione di configurazione predefinita ed è l'opzione richiesta su z/OS. In tutti gli altri ambienti, JSCOM3 è l'opzione di configurazione consigliata.
L'impostazione IBIF_graphservurl presenta il seguente modulo:
&URL_PROTOCOL://host/alias/IBIGraphServlet
dove:
È HTTP.
Questo è il nome del server web dove è installato il Client.
Questo è il root di contesto dell'applicazione (di solito ibi_apps).
Non si dovrebbe utilizzare L'impostazione IBIF_graphservurl quando la protezione del server web è attiva. nello specifico, quando sono attivi l'autenticazione di base, IWA, SSL e prodotti di protezione di terzi (ad es. SiteMinder, Clear Trust, Oblix, WebSEAL). In questi casi, le impostazioni di protezione del server web possono impedire WebFOCUS di creare il grafico. È possibile utilizzare l'impostazione IBIF_graphservurl con l'autenticazione di base quando vengono fornite credenziali come illustrato di seguito:
http://userid:password@host:port/ibi_apps/IBIGraphServlet
Tuttavia, questo non è consigliabile perché la parola d'ordine viene visualizzata come testo semplice nella console e nelle registrazioni del server web. Si dovrebbe utilizzare JSCOM3, se la protezione del server web è attiva.
Per utilizzare JSCOM3 sul WebFOCUS Reporting Server, l'impostazione IBIF_graphservurl deve essere vuota. Per ulteriori informazioni sull'implementazione di JSCOM3, consultare il manuale Gestione del server per UNIX, Windows, OpenVMS, IBM i e z/OS.
Specifica il numero di agent preavviati disponibili per l'elaborazione del grafico. Il valore predefinito è di 10 agent.
Abilita la grafica lato server quando si utilizza il WFServlet. Questa impostazione è consigliata per le richieste di grafici grandi, dato che genera nuovi processi JVM per ogni richiesta. Il valore predefinito è No.
Questa impostazione è stata sostituita da IBI_USE_ JSCOM3, che è l'opzione di configurazione grafico consigliata per l'implementazione CGI/ISAPI del WebFOCUS Client. Indica la posizione della directory di installazione JRE/JDK. Non viene utilizzato per il Servlet WebFOCUS.
Questa impostazione è stata sostituita da IBI_USE_ JSCOM3, che è l'opzione di configurazione grafico consigliata per l'implementazione CGI/ISAPI del WebFOCUS Client. Indica la posizione in cui si trova la Java Virtual Machine (JVM) per eseguire i programmi basati sul linguaggio Java, come la grafica lato server. Il valore predefinito è java.
Selezionare la categoria Managed Reporting per visualizzare o modificare le seguenti impostazioni.
Consente di controllare se trasferire una parola d'ordine DBA al Reporting Server in ciascuna richiesta.
I valori consentiti sono:
L'hrft dominio è di solito nella forma di un nome directory dominio, una barra (/) ed un nome file dominio seguito da una estensione (per esempio, domain/domain.htm o untitled/untitled.htm). Solamente la parte del nome file dell'href (senza esser preceduto dal nome della directory o dall'estensione) viene inviato al Reporting Server come la parola d'ordine DBA.
Un dominio href o untitled/untitled.htm produce una parola d'ordine DBA senza titolo.
Utilizzare questa opzione se si desidera impostare la parola d'ordine DBA ad un valore diverso da OFF, ID MR, o dominio MR. Per esempio, è possibile scrivere un plug-in che decide il valore.
Per ulteriori informazioni, consultare Impostazioni parola d'ordine DBA.
Abilita o disabilita le richieste di parametro per tutte le richieste Managed Reporting. I valori possibili sono:
Abilita o disabilita la richiesta di parametro per le procedure di Managed Reporting (FEX), quando IBIMR_prompting è impostato su XMLPROMPT o XMLRUN, o l'impostazione Richiesta per Parametri è deselezionata nella finestra di dialogo Proprietà FEX. I valori possibili sono:
Per ulteriori informazioni sulla finestra di dialogo Proprietà FEX, consultare il manuale Portale di Business Intelligence o Dashboard di Business Intelligence.
Selezionare la categoria Più prospetti per visualizzare o modificare le impostazioni seguenti.
Utilizzato per nominare ciascuna cornice in un prospetto a più cornici. Il nome di ciascuna cornice sarà questo valore seguito da un numero indice. Ad esempio, per due cornici con IBIF_mframename impostato su MYFRAME, le due cornici saranno nominate MYFRAME1 e MYFRAME2. Il valore predefinito è MREPORT.
Specifica il numero massimo di colonne per pagina nei prospetti a più cornici. Il valore predefinito è colonna 1.
Specifica se le cornici del prospetto in un prospetto a più cornici devono essere visualizzate nell'ordine in cui le colonne sono specificate nella richiesta o nell'ordine inverso. I valori possibili sono FORWARD e REVERSE. Il valore predefinito è FORWARD.
Specifica se creare un prospetto indici, un prospetto a più cornici o un prospetto standard. I valori possibili sono Off, INDEX, e FRAME. Il valore predefinito è Off.
Specifica fino a 50 caratteri di testo descrittivo che precede un numero sequenziale e individua un prospetto su un TOC. Utilizzato per creare nomi di collegamenti ipertestuali nei prospetti indice. Ad esempio, se il valore è MyReport, i collegamenti ipertestuali saranno composti dal nome MyReport seguito da un numero di indice che inizia con 1. Il valore predefinito è Prospetto. Non utilizzare questa impostazione se IBIWF_mreports è impostato su FRAME.
Si tratta del numero di prospetti in pila verticalmente quando l'impostazione IBIWF_mreports è FRAME.
Controlla se un numero sequenziale è aggiunto alla fine dei nomi nel TOC quando IBIWF_mreports=INDEX. On aggiunge un numero sequenziale di 1 (per il primo prospetto generato) fino a n (per l'ultimo prospetto generato). Off omette un numero sequenziale. È valido solo il testo specificato dall'impostazione IBIWF_mprefix. Il valore predefinito è Attivo.
Selezionare la categoria OLAP per visualizzare o modificare le impostazioni seguenti.
Il pannello di controllo OLAP è visualizzato in modo permanente durante l'esecuzione di un prospetto OLAP quando impostato su Sì. Il valore predefinito è No.
Specifica se visualizzare l'opzione Salva OLAP Salva i dati in un file Excel. Il valore predefinito è Sì.
Specifica se visualizzare l'opzione Salva OLAP Salva i dati in file Excel 2000. Il valore predefinito è Sì.
Specifica se visualizzare l'opzione Salva OLAP Salva i dati per visualizzare l'opzione Salva OLAP in un file Excel 2000 con formule. Il valore predefinito è Sì.
Specifica l'ubicazione del pannello OLAP. Valori possibili sono Alto e Basso. Il valore predefinito è Basso.
Consente agli amministratori di vedere l'anteprima e di impostare un nuovo schema di colori per i componenti OLAP, come il pannello di controllo OLAP. Il valore predefinito è NEUTRAL.
Abilita gli amministratori ad effettuare l'anteprima ed impostare un nuovo colore del colore testo per i componenti OLAP, come il pannello di controllo OLAP. Il valore predefinito è BLACK.
Selezionare la categoria Paginazione su Richiesta per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Controlla la visualizzazione dei prospetti Paginazione On Demand (ODP).
Sì. Visualizza il prospetto. Questo è il valore predefinito.
No. Non visualizza il prospetto ODP. Al suo posto viene visualizzato un messaggio. È possibile specificare il testo del messaggio nell'impostazione IBIODP_disable_msg. Altrimenti, viene visualizzata una riga vuota.
Questa impostazione contiene un messaggio che verrà visualizzato al posto dell'emissione di prospetto ODP quando IBIF_odpenable è impostato su No. Il valore predefinito è una riga vuota (\n).
Controlla l'azione del pulsante Indietro nel Web Viewer.
Attivo. Il pulsante Indietro del browser rivisualizza la prima pagina ODP. Il valore predefinito è Attivo.
Disattivo. Il pulsante Indietro del browser riporta il browser alla pagina di richiamo del prospetto ODP.
Apertura di un tag HTML per evidenziare un testo trovato come risultato di una ricerca in un prospetto ODP. Il valore predefinito è <u>, per evidenziare il testo.
Chiusura di un tag HTML per evidenziare un testo trovato come risultato di una ricerca in un prospetto ODP. Il valore predefinito è </u>, per evidenziare il testo.
Selezionare la categoria Richiesta parametri per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
Specifica che la richiesta automatica "e" commerciale è configurata da un file HTML. I dati SYSFEX ricevuti da Reporting Server sono inseriti in questo file. Il valore predefinito è HTML. Se il campo è vuoto, WebFOCUS configura la richiesta automatica "e" commerciale usando un documento XSL, come specificato dalle impostazioni IBIF_describe_xsl_location, IBIF_describe_xsl, IBIF_report_xsl_location e IBIF_report_xsl. Si preferisce il nuovo tipo HTML. Contattare il servizio di supporto clienti prima di usare il tipi xsl.
Questa impostazione è di solito usata in congiuzione con WF_describe_location e WF_describe_html.
Se WF_describe_type è HTML, specifica la posizione del file HTML per configurare la richiesta automatica "e" commerciale. Se l'impostazione è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al Client. Il valore predefinito è &IBI_HTML_DIR/javaassist/ibi/html/describe.
Questa impostazione si usa di solito in congiuzione con WF_describe_html.
Se WF_describe_type è HTML, specifica il nome del file di richiesta automatica HTML. Se la variabile è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al client. Il valore predefinito è autoprompt_top.html.
Questa impostazione si usa di solito in congiuzione con WF_describe_location.
Questa impostazione viene automaticamente impostata al valore specificato da IBI_WFDescribe_Default, da poter impostare nella categoria Impostazioni Applicazione Richiesta Parametri.
Nota: Managed Reporting utilizza un'impostazione di variabile diversa che è IBIMR_prompting.
Specifica la posizione del documento XSL utilizzato per trasformare il documento XML che descrive le variabili "e commerciali" nella richiesta. Questa impostazione sostituisce IBIF_external_xsl utilizzata nelle versioni precedenti. Se l'impostazione è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al Client. Il valore predefinito è &IBI_HTML_DIR/javaassist/ibi/html/describe.
Nota: Questa funzionalità legacy è stata sostituita dall'uso di un file HTML per configurare richieste automatiche "e" commerciale. Le richieste automatiche "e" commerciale HTML sono configurare dalle impostazioni WF_describe_type, WF_describe_location, and WF_describe_html.
Specifica il nome del documento XSL utilizzato per trasformare il documento XML che descrive le variabili "e commerciali" nella richiesta. Non è necessaria un'estensione del file. Questa impostazione sostituisce IBIF_external_xsl utilizzata nelle versioni precedenti. Se la variabile è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al client. Il valore predefinito è autoprompt_top.
Nota: Questa funzionalità legacy è stata sostituita dall'uso di un file HTML per configurare richieste automatiche "e" commerciale. La richiesta automatica "e" commerciale HTML viene configurata dall'impostazione WF_describe_type.
Specifica la posizione del documento XSL utilizzato per trasformare un prospetto XML risultante. Questa impostazione sostituisce IBIF_external_xsl utilizzata nelle versioni precedenti. Se la variabile è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al client. Questa impostazione è lasciata vuota per impostazione predefinita.
Nota: Questa funzionalità legacy è stata sostituita dall'uso di un file HTML per configurare richieste automatiche "e" commerciale. La richiesta automatica "e" commerciale HTML viene configurata dall'impostazione WF_describe_type.
Specifica il nome del documento XSL utilizzato per trasformare un prospetto XML risultante. Non è necessaria un'estensione del file. Questa impostazione sostituisce IBIF_xsl utilizzata nelle versioni precedenti. Se la variabile è vuota, il documento che risulta dalla trasformazione interna è inviato al client. Questa impostazione è lasciata vuota per impostazione predefinita.
Nota: Questa funzionalità legacy è stata sostituita dall'uso di un file HTML per configurare richieste automatiche "e" commerciale. La richiesta automatica "e" commerciale HTML viene configurata dall'impostazione WF_describe_type.
Specifica il valore (_FOC_NULL o FOC_NONE) che il client assegna (in un comando -SET) alla variabile "e commerciale" quando è selezionato il valore Nessuna selezione dell'elenco dinamico a selezione multipla. Fino alla Release 7 Versione 7.02, il valore predefinito è _FOC_NULL. Fino alla Release 7 Versione 7.02M hotfix1, il valore può essere configurato mediante le impostazioni del client. Nella Release 7 Versione 7.01 e nelle versioni precedenti, il client assegnava sempre il valore FOC_NONE al valore Nessuna selezione dell'elenco a selezione multipla dinamico. Per ulteriori informazioni su _FOC_NULL e FOC_NONE, consultare Codifica di un'interfaccia utente nel manuale Sviluppo delle applicazioni di reporting.
Sostituisce il percorso client per CGI, ISAPI o WFServlet per la funzione AUTOSIGNON. Il valore predefinito è &CGI_PROG.
Questa impostazione è stata sostituita da IBI_USE_ JSCOM3, che è l'opzione di configurazione grafico consigliata per l'implementazione CGI/ISAPI del WebFOCUS Client. Indica la posizione della directory di installazione JRE/JDK. Non viene utilizzato per il Servlet WebFOCUS.
Questa impostazione è stata sostituita da IBI_USE_ JSCOM3, che è l'opzione di configurazione grafico consigliata per l'implementazione CGI/ISAPI del WebFOCUS Client. Indica la posizione in cui si trova la Java Virtual Machine (JVM) per eseguire i programmi basati sul linguaggio Java, come la grafica lato server. Il valore predefinito è java.
Selezionare la categoria Plugin per modificare o visualizzare le impostazioni seguenti.
È una classe Java completamente qualificata che esegue l'elaborazione di entrata/uscita transazioni (elaborazione di una richiesta/emissione restituita dal Reporting Server) per un plug-in della versione servlet del Client. Questa classe deve implementare la classe Java WFTransInOutInterface. Ad esempio, un uso di questa classe può essere quello di abilitare i dati passati tra il Reporting Server e il servlet, dei quali deve essere analizzata la bidirezionalità (stringhe sinistra/destra rispetto a stringhe destra/sinistra).
Specifica il nome qualificato di una classe plug-in da richiamare dal Servlet WebFOCUS. Per impostazione predefinita, questa variabile è impostata su ibi.webfoc.WFEXTDefault, il plug-in predefinito fornito con WebFOCUS e contenente diverse funzioni utili.
Nota: È consigliabile modificare queste impostazioni tramite la console di gestione, piuttosto che modificare il file cgivars.wfs manualmente.
Selezionare la categoria Reporting Server per visualizzare o modificare le seguenti impostazioni:
Questa impostazione è obsoleta. Se necessario, le credenziali dell'account di servizio vengono specificate nella configurazione dei Servizi remoti per ciascun Reporting Server.
Per ulteriori informazioni sulla configurazione dei Servizi remoti, consultare Impostazioni di WebFOCUS Reporting Server nel WebFOCUS Client.
Questa impostazione è obsoleta. Se necessario, la parola d'ordine dell'acount di servizio viene specificato nella configurazione dei Servizi remoti per ciascun Reporting Server.
Per ulteriori informazioni sulla configurazione dei Servizi remoti, consultare Impostazioni di WebFOCUS Reporting Server nel WebFOCUS Client.
Il Reporting Server predefinito. Questa impostazione viene utilizzata quando non viene fornito un server (IBIC_server). Il valore predefinito è EDASERVE.
Specifica il delimitatore utilizzato quando si modificano le parole d'ordine durante le richieste di accesso. Il valore predefinito è una virgola (,).
In questa sezione: Come: |
Un profilo per il sito di è inviato al WebFOCUS Reporting Server dal WebFOCUS Client ed è eseguito sul WebFOCUS Reporting Server. Un profilo universale di WebFOCUS viene inviato al Reporting Server da WebFOCUS e viene eseguito sul Reporting Server e sul Distribution Server di ReportCaster. Può sovrascrivere le impostazioni e le variabili nei profili del WebFOCUS Reporting Server ed elaborare le variabili "e commerciale" di WebFOCUS. I profili di WebFOCUS Reporting Server non possono elaborare le variabili.
WebFOCUS Client può configurare l'elaborazione su un WebFOCUS Reporting Server con siti opzionali e profili del nodo.
Profilo del nodo di WebFOCUS Client. Il file è drive:/ibi/WebFOCUS81/client/wfc/etc/node.prf. È possibile creare un file di script di WebFOCUS che configura l'ambiente di WebFOCUS Reporting Server prima di stabilire la connessione ad un Reporting Server specifico. Il profilo del nodo contiene comandi script di WebFOCUS e può impostare le variabili di WebFOCUS da applicare ad un WebFOCUS Reporting Server specifico. Per informazioni su come creare o modificare un profilo del nodo, consultare Configurazione delle impostazioni di WebFOCUS Reporting Server .
Profilo del sito di WebFOCUS Client.Una procedura WebFOCUS (*.fex), per l'elaborazione immediata, può esistere su un WebFOCUS Reporting Server dopo i profili di WebFOCUS Reporting Server. WebFOCUS Client può attivare questa procedura impostando la variabile _site_profile, ubicata nel file cgivars.wfs a un comando -INCLUDE che specifica il nome della procedura. Questa variabile viene quindi trasferita nel modulo di richiesta da WebFOCUS Client, che fa eseguire il profilo del sito su WebFOCUS Reporting Server. Viene eseguito immediatamente seguendo tutti i profili di WebFOCUS Reporting Server. Il profilo del sito di WebFOCUS non viene eleborato durante l'accesso ad un Reporting Server. È elaborato solo mentre si esegue una procedura.
Il profilo del sito di WebFOCUS Client ha alcuni vantaggi. Può sostituire le impostazioni dei profili di WebFOCUS Reporting Server. Può anche approfittare dei valori della variabile impostati da altri profili. L'aspetto più importante del profilo del sito è il fatto che le variabili "e commerciale" di WebFOCUS, esportate dal WebFOCUS Client con la sintassi (pass), sono disponibili per l'utilizzo, come descritto in Manipolazione delle variabili WebFOCUS .
I clienti possono utilizzare un profilo del sito di WebFOCUS Client per:
Nota: Non è possibile elaborare un profilo del sito quando si esegue un lavoro ReportCaster. Utilizzare il profilo universale per includere comandi da far elaborare al Distribution Server di ReportCaster.
Il seguente diagramma illustra l'elaborazione del profilo. I numeri associati con i file fanno riferimento all'ordine di elaborazione dei file.
Profilo del nodo di WebFOCUS Client.Una procedura WebFOCUS (*.fex), per l'elaborazione immediata, può esistere su un WebFOCUS Reporting Server dopo i profili di WebFOCUS Reporting Server. WebFOCUS Client può attivare questa procedura impostando la variabile _site_profile, ubicata nel file cgivars.wfs a un comando -INCLUDE che specifica il nome della procedura. Questa variabile viene quindi trasferita nel modulo di richiesta da WebFOCUS Client, che fa eseguire il profilo del sito su WebFOCUS Reporting Server. Viene eseguito immediatamente seguendo tutti i profili di WebFOCUS Reporting Server. Il profilo del sito di WebFOCUS non viene eleborato durante l'accesso ad un Reporting Server. È elaborato solo mentre si esegue una procedura.
Rispetto al profilo del sito, il profilo universale viene incluso durante l'esecuzione delle procedure eseguite da ReportCaster. Quindi, non dovrebbe essere inclusa alcuna costruzione o logica da poter eseguire solamente su WebFOCUS Client e non nel Distribution Server. Inoltre, ReportCaster Distribution Server deve essere riavviato dopo aver creato o modificato un profilo universale.
WebFOCUS supporta una serie di profili per configurare l'impostazione predefinita. WebFOCUS Client supporta un profilo mentre WebFOCUS Reporting Server ne supporta vari:
Profilo globale di WebFOCUS Reporting Server (edasprof.prf). Il primo livello del profilo, un profilo globale, è un file di avvio creato automaticamente durante l'installazione e la configurazione di WebFOCUS Reporting Server. Contiene le impostazioni ambiente predefinite richieste per una corretta operazione di WebFOCUS Reporting Server. Il profilo globale rimane effettivo durante il corso di una sessione utente.
Profilo di servizio di WebFOCUS Reporting Server. Un profilo di servizio è un file utilizzato da WebFOCUS Reporting Server per specificare le impostazioni per l'ambiente del server. Tuttavia, le impostazioni in questo livello di profilo vengono applicate solamente alle connessioni associate con un servizio specifico. Quando WebFOCUS si collega al server con un qualificatore di servizio, le impostazioni del profilo di servizio vengono applicate e rimangono in effettivi durante il corso della sessione utente. Un profilo di servizio può contenere impostazioni uguali a quelle del profilo globale.
Profili di gruppo di WebFOCUS Reporting Server . Un profilo di gruppo è un file utilizzato da WebFOCUS Reporting Server, per specificare le impostazioni applicabili ad un ambiente del server, ma solamente per un utente in un gruppo protezione specifico. Dopo aver effettuato la connessione al server, le impostazioni del profilo di gruppo vengono applicate e rimangono effettive durante il corso della sessione di WebFOCUS Reporting Server. I profili di gruppo possono contenere impostazioni definite per la maggior parte dallo stesso insieme di comandi utilizzati in un profilo globale. Il livello del profilo è disponibile solamente se la protezione e su ON. Controllare la propria documentazione del server per visualizzare se viene supportata l'elaborazione del profilo del gruppo.
Profili utente individuali di WebFOCUS Reporting Server (userid.prf). Un profilo utente è disponibile in base all'ID utente. Un profilo utente è un file utilizzato da WebFOCUS Reporting Server per specificare le impostazioni applicabili ad un ambiente del server, ma solamente per un ID utente specifico. Dopo aver effettuato la connesione a WebFOCUS Reporting Server, le impostazioni vengono applicate e rimangono effettive durante il corso della sessione. I profili utente possono contenere impostazioni definite per la maggior parte dallo stesso insieme di comandi utilizzati in un profilo globale.
Impostare la variabile _site_profile come segue
_site_profile = -INCLUDE PROFILE
dove:
È il nome del profilo del sito di WebFOCUS. Il nome del file PROFILE deve avere un'estensione .fex.
Nota: Se si desidera che il profilo avvii una procedura di WebFOCUS, IBIF_ex è solitamente usato dalle applicazioni self-service, mentre IBIF_adhocfex è utilizzato da Managed Reporting, OLAP e Developer Studio. ReportCaster non è supportato. Una volta completati questi passaggi, la procedura (o le procedure) del profilo sono eseguite automaticamente. Non è necessario riavviare o riciclare il server. Il profilo del sito di WebFOCUS non viene eleborato durante l'accesso ad un Reporting Server. È elaborato solo mentre si esegue una procedura. Quindi, non è possibile utilizzarlo per registrare eventi di accesso.
Impostare la variabile _site_profile come segue
_universal_profile = -INCLUDE PROFILE
dove:
È il nome del profilo universale di WebFOCUS. Il nome del file PROFILE deve avere un'estensione .fex.
È possibile posizionare qualsiasi comando WebFOCUS o Dialog Manager in questi profili, purché sia possibile farli eseguire dal Distribution Server di ReportCaster. Per esempio, potrebbero includere variabili d'intestazione http, poiché questi sono disponibili al Client, ma non al Distribution Server.
Nota: Se si desidera che il profilo avvii una procedura di WebFOCUS, IBIF_ex è solitamente usato dalle applicazioni self-service, mentre IBIF_adhocfex è utilizzato da Managed Reporting, OLAP e Developer Studio. ReportCaster non è supportato. Una volta completati questi passaggi, la procedura (o le procedure) del profilo sono eseguite automaticamente. Non è necessario riavviare o riciclare il server. Il profilo del sito di WebFOCUS non viene eleborato durante l'accesso ad un Reporting Server. È elaborato solo mentre si esegue una procedura. Quindi, non è possibile utilizzarlo per registrare eventi di accesso.
Come: Riferimento: |
Il file di configurazione iniziale caricato dal Client è ibiweb.cfg. La console visualizza tutte le opzioni da poter configurare nel file ibiweb.cfg.
Selezionare l'impostazione (ad esempio, ENCRYPT_WF_USER) e fare clic su Modifica. La finestra Modifica Impostazioni viene visualizzata con l'impostazione selezionata, come illustrato nella seguente immagine.
Durante l'installazione, i parametri contrassegnati come opzionali non sono nel file ibiweb.cfg. Modificandoli, si aggiungono al file.
Le impostazioni seguenti possono essere aggiunte, modificate o eliminate nel file ibiweb.cfg:
Questa registrazione dovrebbe essere attivata solamente quando richiesto da un rappresentante dei servizi di supporto al cliente. Determina se viene creato un file di registro per le azioni dell'utente e, in tale caso, con quale frequenza:
I file di registrazione utente MR vengono creati nell'ubicazione specificata dall'impostazione IBI_Log_Directory. I nomi dei file di registro hanno il formato seguente:
mr_user_MMDD[_HH].log
dove:
È il valore della variabile IBIMR_user.
È il numero a due cifre che indica il mese. Il primo mese dell'anno è JANUARY, gennaio, che è 01.
È il numero a due cifre che indica il giorno del mese. Il primo giorno del mese ha il valore 01.
È visualizzato quando si seleziona il valore HOUR della variabile MRUSEROG. HH è un numero a due cifre che indica l'ora del giorno utilizzando un orologio a 24 ore. Ad esempio, alle 22:04:15.250, HH è 22.
Utilizzato per abilitare e disabilitare la tracciatura. Questa impostazione include le tracce WFAPI e del connettore client (NGXXJ o JLINK) ed è configurata automaticamente quando si abilitano o si disabilitano le opzioni delle tracce nel menu Diagnostica. La tracciatura può essere attivata o disattivata in qualsiasi momento (il server web non va riavviato). Ogni richiesta genera un nuovo file di traccia.
ON. Attiva la tracciatura.
OFF. Disattiva la tracciatura. Questo è il valore predefinito.
Quando l'impostazione è ON, le tracce dei connettori Client (NGXXJ o JLINK) sono abilitate. Questa traccia può anche essere abilitata mediante l'opzione di traccia del Connettore client nel menu Diagnostica. Il valore predefinito è OFF.
Inoltre, l'impostazione TRACE=ON sovrascrive l'impostazione CONNECTOR_TRACE. Quando si imposta TRACE=ON, le informazioni di traccia del Connettore client sono inserite nel file di traccia del componente (ad esempio WFServlet) che utilizza l'API diWebFOCUS (WFAPI) per utilizzare il connettore client.
Quando questa impostazione è su ON, vengono attivate le tracce della procedura. Si utilizza il pannello di traccia stesso per abilitare la traccia della procedura. Così facendo si aggiorna automaticamente questa variabile. Il valore predefinito è OFF. La traccia di procedura scrive la procedura di emissione inviata al Reporting Server al file di traccia. Contiene soltanto la richiesta inclusa ed è utilizzata unicamente ai fini del debug.
Impostando questa variabile su YES, viene codificato il cookie utente (WF_USER). Il valore predefinito è NO.
Il file mime.wfs contiene informazioni sui tipi di formato disponibili con WebFOCUS. Impostando la colonna di reindirizzamento su yes per una determinata estensione si abilita il rendirizzamento, che consente di salvare l'emissione di un prospetto in una cartella temporanea quando si esegue una richiesta. Quindi, viene effettuata una chiamata HTTP dal browser per richiamare l'emissione memorizzata temporaneamente per la sua visualizzazione nel browser. Se il reindirizzamento è disattivato (impostato su no), l'emissione del prospetto viene visualizzata nel browser immediatamente dopo che la richiesta è stata eseguita. Il valore LEN dell'impostazione IBIWF_redirect memorizza i contenuti del prospetto nella directory temporanea quando supera le dimensioni del buffer e invia l'emissione al browser senza un'ulteriore chiamata HTTP.
Per ulteriori informazioni su questi valori, consultare le descrizioni delle impostazioni IBIWF_sendbufsize e IBIWF_redirect in Impostazioni generali.
Nota:
Per modificare le impostazioni di reindirizzamento, fare clic su Configurazione e quindi Impostazioni di reindirizzamento. Viene visualizzato il pannello Impostazioni di reindirizzamento, come illustrato nella seguente immagine.
Nel pannello Impostazioni di reindirizzamento:
Per esempio, specificando ON TABLE PCHOLD AS MYREPORT FORMAT PDF in una richiesta e impostando Salva prospetto su sì per l'estensione .pdf, consente all'utente di aprire o salvare l'emissione come MYREPORT.pdf. Il nome AS specificato viene restituito al browser in maiuscole. Se Salva prospetto è impostato su sì e nella richiesta non è specificato alcun nome AS, viene generato un nome del file casuale.
Importante: È necessario seguire la procedura seguente per usare la funzionalità Salva prospetto per le richieste GRAPH di ( (specificate con un formato PNG, SVG, GIF, JPEG o JPG nella procedura):
L'esecuzione di una richiesta GRAPH lato server crea un file HTM contenente un collegamento all'emissione vera e propria del grafico, che è memorizzato come un file di immagine temporaneo con estensione .jpeg, .gif, .svg o .png.
Per aggiungere impostazioni personalizzate utilizzando la console di gestione, selezionare Configurazione, poi Impostazioni personalizzate, quindi immettere le modifiche del codice nella casella di testo. Per codificare il file contenente le personalizzazioni, selezionare la casella di testo Codifica.
Per un esempio sull'applicazione delle impostazioni personalizzate, consultare Variabili interne di Managed Reporting.
In questa sezione: Come: |
È possibile utilizzare la console di gestione per configurare il Supporto Lingua Nazionale e attivare la Selezione Lingua Dinamica.
Inoltre, è possibile cambiare i messaggi di WebFOCUS Client modificando i file messaggi di WebFOCUS Client.
Per ogni lingua nazionale supportata da WebFOCUS esistono file messaggi separati. Se si desidera personalizzare i messaggi, è necessario modificarli nel file messaggi per ogni lingua utilizzata.
Inoltre, è necessario ripetere questo passaggio di personalizzazione per ogni nuova release installata.
Le code page disponibili per il sistema operativo selezionato sono disponibili nell'elenco a discesa.
Suggerimento: La lingua selezionata per il client corrisponde generalmente a quella selezionata per il server dalla console Reporting Server.
Se la lingua scelta dalla console Reporting Server non viene visualizzata nell'elenco a discesa della console di gestione di , selezionare Definito dall'utente e immettere manualmente la code page nel campo Code page definita dall'utente.
Questa operazione viene eseguita, ad esempio, se il server aggiunge il supporto per una nuova code page non ancora riportata nel software client.
Nella seguente finestra di configurazione campione, l'amministratore ha specificato la code page 437.
È possibile personalizzare quali lingue sono disponibili sulle pagine di accesso.
Si visualizza la finestra Selezione Lingua D.inamica con un elenco di lingue disponibili fornite con WebFOCUS. Per impostazione predefinita, la casella di spunta Selezione Lingua Dinamica è deselezionata e tutte le caselle di spunta della lingua sono disattivate.
Selezionando la casella di spunta Selezione Lingua Dinamica, viene visualizzato il pulsante Seleziona lingue su tutte le pagine di accesso.
Nota: Per rimuovere le lingue dall'elenco a discesa Seleziona lingue sulle pagine di accesso, deselezionare le caselle di spunta accanto alle lingue da rimuovere.
Riferimento: |
La console di gestione viene utilizzata per richiamare l'API ReportCaster per configurare ReportCaster, riavviare il Distribution Server, configurare i parametri ambientali di ReportCaster e attivare e disattivare le tracce di ReportCaster La console di gestione viene autenticata su ReportCaster con il valore dell'ID utente IBIMR_RC_SVCUSER. Se l'autenticazione fallisce, vengono richieste le credenziali dell'utente.
La funzionalità ReportCaster è raggruppata nelle categorie di Configurazione, Programmi di utilità e Tracce nel menu ReportCaster della console di gestione e viene descritta nei seguenti argomenti.
Le impostazioni della console di gestione disponibili nell'area Configurazione del menu ReportCaster sono descritti in questa sezione. Per ulteriori informazioni, consultare Configurazione di ReportCaster nel manuale ReportCaster.
È possibile accedere alle seguenti impostazioni selezionando Configurazione nel menu ReportCaster.
Il valore predefinito per il campo Da in una pianificazione utilizzando la distribuzione e-mail. Questo valore può essere di qualsiasi tipo.
Il valore predefinito per il campo Indirizzo di risposta in una pianificazione utilizzando la distribuzione e-mail.
Consente di impostare se inviare una notifica in merito allo stato della pianificazione a un indirizzo e-mail specificato. I valori possibili sono:
ReportCaster non invia una notifica in merito allo stato della pianificazione in nessuna circostanza. Questo è il valore predefinito.
L'utente specificato riceve sempre una notifica durante l'esecuzione di una pianificazione.
Agli utenti specificati viene inviata una notifica quando si verificano errori durante l'esecuzione della pianificazione. Si consiglia di usare l'opzione Notifica Errori.
Il nome del server di posta predefinito utilizzato per una pianificazione utilizzando una distribuzione e-mail.
È inoltre possibile specificare una porta per l'Host di posta mediante hostname[:port]. Se non viene specificata una porta oppure quella specificata non è presente, viene utilizzata la porta predefinita.
Specifica se il server di posta richiede una connessione SSL sicura.
Nota: Se si usa una connessione SSL protetta:
Specifica se il server di posta richiede una connessione TLS sicura.
Specifica se il server di posta richiede un ID utente e un indirizzo e-mail per l'autenticazione.
ID utente per l'autenticazione SMTP (protocollo di trasporto di posta semplice).
Parola d'ordine associata all'ID utente SMTP per l'autenticazione SMTP.
Il nome del server di posta che gestisce le e-mail di notifica. Se viene lasciato vuoto, il server di posta specificato nell'impostazione Host di posta viene utilizzato come server di posta di notifica.
È inoltre possibile specificare una porta per la Notifica a host di posta mediante hostname[:port]. Se non viene specificata una porta oppure quella specificata non è presente, viene utilizzata la porta predefinita.
Suggerimento: Si consiglia di usare server di posta diversi per le notifiche e la distribuzione email. Se esiste un problema con il server di posta predefinito, le e-mail di notifica vengono ancora inviate.
Specifica il server delle applicazioni e la root di contesto di WebFOCUS utilizzata per comprimere i componenti dei file che comprendono un file EXCEL 2007 (.xlsx).
Il code page della piattaforma dove il Distribution Server è in esecuzione, che viene poi inviato al Reporting Server per abilitarne la comunicazione al Distribution Server. Tale valore è utilizzato per NLS (supporto lingua nazionale).
Consente di configurare il plug-in WFTRANSINOUT del servlet Questo programma è personalizzato e scritto e, se configurato, viene attivato dal Distribution Server di come passaggio finale prima dell'invio di ogni richiesta al Reporting Server e di nuovo come primo passaggio alla ricezione dell'emissione dal Reporting Server.
Nel campo WFTransInOut, immettere il nome completo di pacchetto e la classe che implementa il plug-in WFTRANSINOUT.
Per configurare il file jar di uscita e il percorso classi:
Per ulteriori informazioni su WFTransInOut, consultare Impostazioni Plug-in.
Code page della piattaforma sulla quale è installato il server web.
Consente di eliminare automaticamente i singoli prospetti di registrazione quando risultano meno recenti rispetto al numero di giorni impostato. Il valore predefinito è 30 giorni. Il valore massimo è di 365 giorni.
Orario in cui si verifica l'eliminazione della registrazione. Il valore predefinito è 01.00.
Consente di verificare quante connessioni simultanee (thread) possono essere utilizzate dal Distribution Server di per elaborare i lavori pianificati. Il valore predefinito è tre thread.
Intervallo di scansione ciclica (in minuti) per la verifica dei lavori pianificati da parte del Distribution Server. Il valore predefinito è 1 minuto.
Consente di recuperare i lavori pianificati. I valori possibili sono:
Durante l'avvio, il Distribution Server di recupera i lavori pianificati elaborati ma non completati.
Durante l'avvio, il Distribution Server di non recupera nessun lavoro pianificato. Questo è il valore predefinito.
Se il Distribution Server non è disponibile per un periodo di tempo, qualsiasi lavoro pianificato durante tale periodo non viene eseguito. Per impostazione predefinita, quando il Distribution Server viene riavviato, cerca ed esegue tutti i lavori con un successivo tempo di esecuzione inferiore al tempo corrente, quindi reimposta il tempo di esecuzione successivo in base a quello pianificato del lavoro. Il valore Scan Back e le impostazioni del tipo di Scan Back consentono di controllare il periodo di tempo in cui il Distribution Server cerca i lavori e di verificare se questi ultimi siano eseguiti o no.
Il valore Scan Back è un valore intero che rappresenta il numero di periodi di 24 ore, i quali iniziano quando il Distribution Server viene riavviato, che il Distribution Server scansiona per cercare ed eseguire lavori non ancora eseguiti. Il valore intero massimo per Scan Back è 365. Il valore predefinito è 15 giorni.
I valori possibili del tipo di Scan Back sono:
Consente di attivare la funzionalità Scan Back. Il Distribution Server cerca tutti i lavori con un tempo di esecuzione successivo inferiore al tempo attuale, esegue solo quei lavori trovati all'interno del periodo di tempo impostato nell'impostazione Scan Back e reimposta il tempo di esecuzione successivo di tutti i lavori trovati inizialmente. Questo è il valore predefinito.
Consente di disattivare la funzionalità Scan Back e, di conseguenza, il Distribution Server segue la sua impostazione predefinita per individuare, eseguire e reimpostare tutti i lavori con un tempo di esecuzione successivo inferiore al tempo corrente.
Consente di cercare tutti i lavori con un successivo tempo di esecuzione inferiore al tempo corrente e di reimpostare il tempo di esecuzione successivo su quello pianificato del lavoro. Un valore di Scan Back pari a zero viene impostato come predefinito a questo tipo di Scan Back.
Consente agli amministratori ReportCaster di specificare una codifica diversa da quella predefinita della piattaforma del Distribution Server. Questa codifica deve corrispondere a quella utilizzata da WinZip o da qualsiasi altro programma di utilità di compressione nel Distribution Server di .
Le impostazioni della console di gestione disponibili nell'area Programmi di utilità del menu ReportCaster sono descritte in questa sezione. Per ulteriori informazioni, consultare il ReportCaster .
Selezionando Stato di ReportCaster nell'area Programmi di utilità del menu ReportCasterReport Broker, è possibile accedere a un pannello con le seguenti informazioni:
Indica lo stato del Distribution Server. Le possibili modalità di stato includono:
Non avviato. Il Distribution Server non è stato avviato.
Avviato in modalità Console. Il Distribution Server richiede una ulteriore configurazione.
Modalità Funzione completa. Il Distribution Server è pronto per l'uso.
Consente di riavviare il Distribution Server e l'applicazione ReportCaster, indicando lo stato di tale riavvio. Utilizzare questa opzione per applicare le modifiche effettuate alle impostazioni di configurazione di ReportCaster.
Le impostazioni della console di gestione disponibili nell'area Tracce del menu ReportCaster sono descritte in questa sezione. Per ulteriori informazioni, consultare Tracciatura ReportCaster nel manuale ReportCaster.
È possibile accedere alle seguenti impostazioni selezionando Tracce nel menu ReportCaster.
Consente di abilitare la tracciatura di pianificazione. I valori possibili sono:
Consente di disabilitare la tracciatura di pianificazione. Questo è il valore predefinito. I file e le cartelle nella directory Distribution /temp e i file di traccia della pianificazione J*. * nella directory /trc, vengono eliminati all'avvio del Distribution Server. Se si desidera mantenere uno di questi file, è necessario eseguirne il back up o assicurarsi che la Traccia di pianificazione sia impostata su SCHEDULE o SCHEDULE_REPORT.
Consente di abilitare la tracciatura di pianificazione.
Consente di abilitare la tracciatura di pianificazione e di prospetti.
Quando la Traccia di pianificazione è impostata su Pianifica o Schedule Report, ReportCaster produce file di traccia contenenti informazioni del Distribution Server relative ai determinati lavori in esecuzione. Per ogni lavoro vengono creati i seguenti file di traccia nella directory /ibi/WebFOCUS81/ReportCaster/trc/, ciascuno con un ID di elaborazione lavoro univoco (Jobid):
Inoltre, quando la tracciatura di pianificazione è abilitata, i seguenti file di traccia del Distribution Server di base vengono creati nella directory /ibi/WebFOCUS81/ReportCaster/trc/. Quando viene avviata una nuova istanza del Distribution Server, questi file di traccia sostituiscono quelli precedenti:
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