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La scheda Dati consente di accedere a opzioni di visualizzazione e manipolazione dei dati nei gruppi Calcolo, Unione Filtro, Visualizza e Origine Dati, come illustrato nella seguente immagine.
Il gruppo Calcolo offre comandi per definire i campi Definisci e Calcola.
I campi DEFINE e COMPUTE sono due tipi diversi di campi temporanei. Un campo temporaneo è un campo il quale valore non è memorizzato nell'origine dati, ma può essere calcolato tramite i dati disponibili, o gli si può assegnare un valore assoluto. Un campo temporaneo non occupa spazio nell'origine dati e viene creato solamente se necessario.
Quando si crea un campo temporaneo, si determina il suo valore scrivendo una espressione. È possibile combinare campi, costanti e operatori in una espressione per produrre un singolo valore.
È possibile specificare l'espressione, o si può utilizzare una delle tante funzioni fornite che eseguono calcoli e manipolazioni specifiche. Inoltre, è possibile utilizzare espressioni e funzioni durante la creazione di blocchi per espressioni più complesse, nonché per utilizzare un campo temporaneo per valutarne un altro.
Un campo virtuale (DEFINE) viene valutato in relazione ad ogni record che soddisfa i criteri di selezione, richiamato dall'origine dati. Il risultato dell'espressione è trattato come se fosse un campo reale memorizzato nell'origine dati.
Un valore calcolato (COMPUTE) viene valutato dopo il richiamo, l'ordinamento e la somma di tutti i dati che soddisfano i criteri di selezione. Quindi, il calcolo viene eseguito utilizzando i valori di aggregati dei campi.
Le finestre di dialogo Campo, visualizzate quando si fa clic su Dettaglio o Riepilogo, offrono funzionalità simili, tra cui le opzioni per la visualizzazione dei campi di origine dati in una Vista Strutturata, Elenco o Logica. È inoltre possibile visualizzare una gamma completa di funzioni al posto dei campi di origine dati, facendo clic sul pulsante Funzioni. La finestra di dialogo del Campo Riepilogo (COMPUTE) viene illustrata nella seguente immagine.
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Il gruppo Unione offre il pulsante Unione per aprire la finestra di dialogo Unione, dove è possibile creare una nuova unione, modificare o cancellare unioni esistenti e aggiungere origini dati a un'unione.
Nota: Il gruppo Unione non è disponibile quando si lavora con Oggetti di Reporting oppure SAP® Business Information Warehouse (SAP BW), Oracle Essbase®, o i cubi di Microsoft® SQL Server® Analysis Services.
L'immagine seguente mostra la finestra di dialogo Unione con due origini dati unite dal campo indicizzato comune ID_AGE .
Grazie all'utilizzo delle unioni condizionali, è possibile stabilire unioni basate su condizioni diverse dall'uguaglianza tra campi. Inoltre, i campi di unione a riferimenti incrociati e host non devono contenere formati corrispondenti e il campo a riferimenti incrociati non deve essere indicizzato.
Nota: È possibile modificare la descrizione di un'unione facendo clic su Modifica dalla finestra di dialogo Unione e immettendo nella sezione Descrizione. Nella descrizione è possibile utilizzare lettere, numeri e segni di sottolineatura. Non sono consentiti caratteri speciali.
L'unione condizionale è supportata per FOCUS e per tutti gli adattatori di dati relazionali. Poiché ciascuna origine dati gestisce i criteri condizionali complessi in modo diverso, l'ottimizzazione della sintassi WHERE differisce in base alle origini dati specifiche coinvolte nell'unione e alla complessità dei criteri condizionali.
Per FOCUS origini dati, se i campi di unione a riferimenti incrociati e host non hanno formati corrispondenti comuni, viene visualizzato il seguente messaggio.
Nota: facendo clic su Sì, viene visualizzata la finestra di dialogo Filtro , nella quale è possibile creare un'unione basata su Where.
Se il campo di unione a riferimento incrociato non dispone di un indice, viene visualizzato il seguente messaggio.
Nota: facendo clic su Sì, viene visualizzata la finestra di dialogo Filtro , nella quale è possibile creare un'unione basata su Where.
Per la creazione di un'unione basata su Where, è necessario creare una condizione di filtro, come illustrato nell'immagine seguente.
L'opzione fusione consente di selezionare, in modo esplicito, i campi dati da voler includere. In dettaglio, è possibile unire strutture dati multi-fattori e combinare dati esterni pertinenti nella propria origine dati corrente, creando una ricorsa dati mista. È possibile eseguire questa azione da risorse locali o di altri sistemi.
La fusione si usa per creare origini dati personalizzate. Per esempio, si potrebbero avere alcuni campi di base disponibili nell'origine dati corrente, ma è possibile usuare l'opzione fusione per aggiungere campi dati rilevanti da una origine dati diversa a quell'origine dati, per poter creare un set dati univoco.
L'opzione fusione consente l'introduzione di una nuova table fact da aggiungere ad un file principale cluster come segmento principale ad un segmento secondario esistente. Questa opzione è disponibile dalla finestra di dialogo Unione. È possibile fondere i dati se si sta eseguendo il reporting da due fact table diverse che condividono una dimensione comune, come una dimensione prodotto. Per un esempio di questa situazione, è possibile visualizzare il database retail campione, wf_retail_lite. Il file principale wf_retail_lite contiene il segmento WF_RETAIL_STORE_SALES e il segmento WF_RETAIL_SALES. Il segmento WF_RETAIL_SALES viene definito come principale del segmento WF_RETAIL_STORE_SALES. È possibile aggiungere una seconda fact table al prospetto. La seconda fact table in questo esempio sarà un foglio elettronico Excel che si carica in InfoAssist per uso con un prospetto o grafico.. I dati nel file del foglio elettonico caricati verranno uniti al database WF_RETAIL_LITE, usando un campo comune.
Nota: È possibile trovare campi comuni e supportati nel proprio database selezionato (per esempio, WF_RETAIL_LITE) usando la funzione di ricerca nel riquadro Dati. Se necessario, si potrebbe dover aggiungere un campo nel proprio foglio di lavoro per mappare i propri dati nella struttura del database. Per esempio, ID_CUSTOMER. Inoltre, il nome del foglio principale in Microsoft Excel diventa il nome della propria origine dati, quindi assicurarsi di nominare, di conseguenza, il file.
Il seguente elenco fornisce regole generali da applicare all'opzione Fusione:
Questa procedura descrive come fondere dati da una origine dati esterna in una origine dati esistente. Questo esempio usa un file foglio elettronico Microsoft Excel.
La finestra di dialogo Unione verrà visualizzata.
La finestra di dialogo Apri viene visualizzata, come illustrato nella seguente immagine.
Nota: Le opzioni che si visualizzano nella finestra di dialogo Apri dipendono dai propri privilegi utente.
Si apre lo strumento Carica.
Se il proprio caricamento è stato eseguito correttamente, si apre il riquadro Categorizza Campi in Misure, Dimensioni e Gerarchie.
Nota: Se sono presenti messaggi informativi o se il proprio caricamento non è avvenuto correttamente, si apre un riquadro Stato.
Nota: Un campo comune è un campo usato sia nel file principale che nel foglio elettronico caricato.
Il caricamento dati è completo e l'origine dati viene aggiunta alla finestra di dialogo Apri.
I campi dell'origine dati misti sono ora disponibili nel riquadro Dati.
Il gruppo Filtro contiene il pulsante Filtro che apre la finestra di dialogo Filtro, consentendo di impostare le opzioni di filtraggio. Le opzioni di filtro avanzato consentono di utilizzare le congiunzioni Where e Where Total, oltre ad abilitare E oppure O in una singola espressione.
Quando si crea un prospetto, si fa riferimento ai campi in varie parti della richiesta. Per esempio, i comandi di visualizzazione (PRINT, SUM), le frasi di ordinamento (BY, ACROSS) e i criteri di selezione (WHERE, WHERE TOTAL, IF).
La frase WHERE seleziona record dall'origine dati da includere in un prospetto. I dati vengono valutati secondo i criteri di selezione prima del loro richiamo dall'origine dati. È possibile utilizzare tutte le frasi WHERE necessarie per definire i propri criteri di selezione.
Tuttavia, nelle verifiche WHERE TOTAL i dati vengono selezionati dopo il loro richiamo ed elaborazione.
È possibile raggruppare condizioni ed espressioni all'interno dei criteri di Filtro semplice. Inoltre, è possibile applicare funzioni e calcoli all'interno dei criteri. Per ulteriori informazioni sui filtri semplici, consultare Scheda Campo.
È possibile creare filtri Where e Where Total nella finestra di dialogo Filtro , facendo clic su WHERE, come illustrato nella seguente immagine.
Facendo doppio clic sul testo Fare doppio clic o premere F2 per modificare!, come illustrato nella seguente immagine, si aprono menu a discesa per Campi e Subquery, Operatori e Valori, come illustrato nella seguente immagine.
È possibile recuperare campi e valori dal file principale, l'origine dati e le query secondarie da un file HOLD.
Il menu a discesa Campo riporta un elenco di campi dal file master. È possibile visualizzare l'elenco Campi come segue:
Nota: L'opzione Subquery non è disponibile nella finestra di dialogo Filtro, se si sta creando un prospetto da un Oggetto di Reporting.
Fare clic su EXISTING per visualizzare la finestra di dialogo Apri, dove è possibile selezionare una query secondaria da un diverso file principale.
Il menu a discesa Operatore fornisce i seguenti operatori:
Il menu a discesa Valore consente di visualizzare una finestra di dialogo con diverse opzioni, come illustrato nell'immagine seguente.
Nota: Se si sta creando un filtro su un capo data completo, il campo Valore avrà una icona calendario al suo fianco. È possibile usare questa icona per selezionare una data usando il controllo del calendario.
Il menu a discesa Tipo offre le seguenti opzioni:
L'area relativa al valore contiene una casella di immissione testo che è possibile utilizzare per inserire manualmente i valori. Contiene inoltre un menu a discesa Ottieni valori che riporta le seguenti opzioni.
Nota: Il menu a discesa Ottieni valori è disponibile solamente se si è già selezionato un campo.
Dopo aver selezionato i valori desiderati, è possibile spostarli all'interno e all'esterno dell'area Più valori utilizzando le frecce a sinistra e destra. L'utente può inoltre modificare l'ordine dei valori ed eliminarli utilizzando le frecce in alto e in basso e l'icona di eliminazione.
Dopo aver creato una condizione, è possibile inserire altre condizioni prima e dopo quella selezionata utilizzando i pulsanti Inserisci prima e Inserisci dopo presenti nella parte superiore della finestra di dialogo Filtro avanzato. L'utente può inoltre utilizzare le congiunzioni E oppure O per collegare le condizioni e i pulsanti Gruppo e Separa per annidare e organizzare le condizioni.
È possibile creare ulteriori filtri facendo clic sul pulsante Nuovo filtro nella parte superiore della finestra di dialogo Filtro, come illustrato nella seguente immagine.
Dopo aver creato i filtri che si desidera, fare clic su OK per salvare e applicare i filtri. È possibile accedere ad essi dal pannello dei filtri nel pannello delle risorse.
Il gruppo Visualizzazione offre il menu Dati mancanti, che consente di controllare la visualizzazione dei valori dei dati mancanti in un grafico.
Le opzioni del menu Dati mancanti sono:
Il gruppo Origini dati offre il comando Aggiungi ed il menu a discesa Cambia per aggiungere e cambiare le origini dati. Il gruppo Origini dati è disponibile solamente in modalità Documento.
Nota: Il gruppo Origini dati non è disponibile quando si lavora con Oggetti di Reporting.
I comandi sono:
È inoltre possibile cambiare le origini dati selezionando un prospetto che utilizza un'origine dati diversa da quella attualmente attiva.
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